La straordinaria forza del dollaro USA in questo 2022 non è una buona notizia per alcune società americane. È vero che quelle che importano molto dall'estero hanno il vantaggio del cambio valutario che rende meno costosi i prodotti acquistati. Così come è altrettanto vero che le società USA non subiscono lo scotto delle aziende di altri Paesi quando comprano sul mercato le materie prime.
Queste ultime infatti sono espresse in dollari. Questo significa che le imprese europee, o britanniche, o asiatiche ad esempio non solo si trovano a pagare un prezzo maggiorato per effetto dei rincari, ma sono costrette a sopportare anche il cambio sfavorevole. Esse infatti necessitano di più denaro locale per procurarsi dollari al fine di eseguire il pagamento della merce.
Tuttavia, vi sono molte aziende americane per le quali il dollaro forte è una condanna. Sono soprattutto quelle che hanno la sede negli Stati Uniti, ma producono gran parte degli utili all'estero. In quei casi, subiscono delle perdite notevoli nel momento in cui devono convertire in dollari gli introiti ottenuti in valuta locale.
Dollaro USA: ecco chi perde
Tra le grandi aziende che si trovano nella situazione appena descritta e che soffrono la forza del biglietto verde vi sono tre grandi società di pagamenti: Mastercard, Visa e PayPal. Le persone viaggiano e fanno pagamenti in ogni parte del mondo, quindi gli incassi di queste società sottoforma di commissioni provengono da tutto il pianeta. Mastercard ha ottenuto nel 2021 circa il 68% dei ricavi al di fuori del territorio degli Stati Uniti, Visa è arrivata al 54% delle entrate, mentre PayPal si è fermata al 44%.
Secondo Tien-tsin Huang, analista di JP Morgan, la spesa quest'anno non dovrebbe vedere un calo eccessivo, in quanto la recessione sarà lieve. Questo significa che i guadagni delle società di pagamento rimarranno sostenuti. Tuttavia le stime di Huang sono ridotte a causa dell'effetto dollaro. "Dato il significativo apprezzamento del biglietto verde rispetto alle valute chiave dalla scorsa stagione, i nomi dei pagamenti multinazionali dovrebbero vedere la crescita dei ricavi influenzata negativamente", ha scritto.
Al riguardo Huang ha abbassato gli obiettivi di prezzo sulle azioni entro fine anno. Mastercard passa da un target price di 430 dollari a uno di 425 dollari, in rialzo comunque di quasi il 25% rispetto ai 341,27 dollari dall'ultima chiusura di Borsa. La stima sul prezzo delle azioni PayPal scende da 127 a 112 dollari, segnando quasi un +40% dagli 80,24 dollari. Mentre per quanto riguarda Visa, Huang vede stabile il suo obiettivo di prezzo a 270 dollari, quasi il 27% in più in confronto ai 213,37 dollari dell'ultima sessione a Wall Street.