Dopo una partenza all'insegna della cautela ritrovano slancio i mercati azionari del Vecchio Continene, che si avviano a chiudere la seduta in generale territorio positivo. In questo contesto il FTSE Mib si avvia a chiudere al rialzo la settima seduta nelle ultime otto cercando di oltrepassare oltre l'area dei 24.500 punti. Dal punto di vista operativo, una conferma sopra questi livelli aprirebbe la strada per il prossimo target rialzista situato in area 24.750-24.800 punti. Tra i titoli che nella seduta odierna si mettono in luce a Milano troviamo Maire Tecnimont, vediamo perché.
Maire Tecnimont: nuovo progetto per impianto in USA
Tramite la controllata Tecnimont la società si è aggiudicata un contratto da 230 miliardi di dollari per realizzare negli Stati Uniti un impianto di ammoniaca blu che si produce dall'idrogeno ottenuto dal gas naturale. Lo scopo dell'accordo include tutte le attività di ingegneria e supervisione dei lavori ed il suo completamento è previsto entro il 2025.
L'assegnazione di questa commessa potrebbe essere letto positivamente dagli investitori per 2 motivi: da una parte offrirebbe all'azienda una grande opportunità per entrare in uno di quei mercati ad alto potenziale per il suo posizionamento nella transizione energetica, dall'altra metterebbe in un angolo, almeno nel breve periodo, i problemi relativi alla sua presenza in Russia (oltre il 17% del portafoglio complessivo della società). Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce il grafico nel breve termine.
Azioni Maire Tecnimont: analisi tecnica e strategie operative
Dopo che negli ultimi 3 mesi hanno perso quasi il 25% del proprio valore, passando dai 4,75 euro ai 2,50 euro, le quotazioni di Maire Tecnimont stanno inviando dei segnali di positività. Nel breve, per avere una conferma di questa ripresa, il titolo dovrebbe spingersi oltre le prime resistenze poste in area 3,25 euro, sopra i quali si avrebbero allunghi in direzione dei 3,50 euro.
Nel caso in cui anche questi livelli dovessere essere superati, i prezzi metterebbe da parte il trend discendente partito ad inizio 2022 proseguendo il recupero verso i 3,70-3,75 euro. Al contrario, segnali di rinnovata debolezza si avrebbero solo con il ritorno sotto la soglia dei 3 euro con primissimi target sui 2,75 euro.
Discese sotto questi supporti andrebbero ad aumentare le possibilità di rimettere sotto pressione i minimi degli ultimi 11 mesi situati in area 2,50 euro. Segnalo infine che nelle ultime settimane si sta assistendo ad una diminuzione delle posizioni ribassiste presenti sul titolo da parte degli istituzionali.