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IPO di Porsche, prevista per il 29 settembre alla Borsa di Francoforte, sarà effettuata a una
fascia di prezzo compresa tra 76,50 e 82,50 euro, pari ad una valutazione complessiva della società tra i 70 e i 75 miliardi di euro, al di sotto del precedente livello superiore, fissato a 85 miliardi di euro. Lo ha annunciato nel fine settimana Volkswagen, che dovrebbe ottenere dalla quotazione tra gli 8,7 e i 9,4 miliardi di euro.
Il colosso automobilistico con sede a Wolfsburg ha riferito anche che i proventi saranno utilizzati in parte per premiare gli azionisti attraverso un dividendo straordinario una tantum e in parte per agevolare la transizione verso le auto elettriche.
Gli analisti avevano stimato una valutazione tra i 60 e i 90 miliardi di euro, ma le banche che hanno intermediato per l'IPO affermano che l'offerta è soggetta a uno sconto sulla corporate governance del 30-40%. Questo perché gli investitori risultano essere parecchio recalcitranti di fronte alle complesse strutture proprietarie e gestionali di Porsche e della casa madre Volkswagen. Le preoccupazioni risiedono anche nel fatto che recentemente l'Amministratore Delegato di Volkswagen Herbert Diess è stato sostituito con il numero uno di Porsche Oliver Blume, che si troverà a ricoprire entrambi i ruoli. Ciò alimenta i dubbi sulla reale indipendenza di Porsche.
IPO Porsche: ecco da chi verrà sottoscritto il capitale
La quotazione che avverrà tra 10 giorni è destinata a diventare una delle più grandi offerte pubbliche iniziali in Europa in oltre un decennio. Per gran parte del 2022 le società europee hanno evitato di cercare nuove quotazioni alla luce di un mercato fortemente condizionato da alcuni fattori molto pregiudizievoli, come la crisi energetica, l'aumento dei tassi d'interesse e l'inflazione più alta degli ultimi 40 anni.
Tuttavia, la spinta degli investitori fondamentali di Porsche è stata decisiva per compiere il grande passo. Ma da chi sarà sottoscritto il capitale? Le famiglie Porsche-Piëch compreranno un altro 12,5% di Porsche con diritto di voto, pagando un sovraprezzo del 7,5%. Questo significa che riceveranno una quota dal blocco di minoranza e influenzeranno le future decisioni chiave dell'azienda.
Per la società ciò comporta un afflusso di denaro tra i 9,4 e i 10 miliardi di euro, a seconda del prezzo finale dell'IPO. L'operazione sarà finanziata dal veicolo d'investimento Porsche-Piëch fino a un massimo di 7,9 miliardi di euro. Il denaro che arriva in Volkswagen sarà per quasi la metà destinato alle cedole per gli azionisti, che avranno così la possibilità di finanziare la quota rimanente nell'operazione.
Altri 3,8 miliardi di euro dovrebbero arrivare da importanti gruppi finanziari, come Qatar Investment Authority, Norges Bank, T Rowe Price e il fondo sovrano di Abu Dhabi, ADQ. Gli ultimi tre sottoscriveranno azioni complessivamente per 1,8 miliardi di euro, ma senza diritto di voto.