Delimobil Holding, uno dei principali fornitori di car sharing in Russia, ha depositato presso la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti (SEC) una proposta di offerta pubblica iniziale delle sue American Depositary Shares (ADS) che rappresentano azioni ordinarie di Delimobil.
IPO Delimobil: a Wall Street sventola il tricolore
Il numero di ADS da offrire e la fascia di prezzo per l'offerta proposta non sono stati ancora determinati. La società intende quotare i suoi ADS a Wall Street con il ticker "DMOB". Con l’operazione, Delimobil, nel cui capitale è presente con il 15% la Banca di Stato Vtb, mira a raccogliere 350 milioni di euro.
Delimobil utilizza la sua flotta di oltre 18.000 auto per operare nel mercato russo della mobilità condivisa in 11 città. Nel primo semestre 2021 il fatturato la società ha registrato un fatturato di 70 milioni di euro.
BofA Securities, Citigroup Global Markets e VTB Capital PLC agiranno come gestori di book-running congiunti per l'offerta proposta. Renaissance Securities (Cyprus) Limited, Sberbank CIB (UK) Limited e Banco Santander S.A. fungeranno da joint bookrunner per l'offerta proposta.
Vincenzo Trani, l’imprenditore napoletano alla guida inoltre del fondo Mikro Kapital e della Camera di commercio italo-russa, era balzato agli onori delle cronache per essere stato il primo italiano vaccinato con il siero Sputnik e per aver proposto di produrre il vaccino russo nel Belpaese.
IPO Delimobil: nel prospetto SEC anche le indagini su Renzi
Stando alla documentazione in mano alla US Securities and Exchange Commission (SEC), l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della Borsa, Renzi è nel Consiglio di amministrazione della società dallo scorso agosto. Tuttavia, non viene specificato il compenso del senatore, ma solo quello percepito dal management nel suo complesso, pari a 1 milione di euro più rimborsi spese.
Il prospetto dell’Authority menziona anche le indagini che coinvolgono Renzi sui finanziamenti alla Fondazione Open, sulle fatture per il compenso per una conferenza ad Abu Dhabi e il caso del corrispettivo pagato alla società di produzione del programma televisivo “Firenze secondo me”.
Secondo il prospetto, in caso di condanne Renzi dovrebbe lasciare il Consiglio di amministrazione di Delimobil. Anche se, “Il signor Renzi e i suoi avvocati ritengono queste accuse infondate”, scrive la società nel documento.