L'IPO di Syngenta Group da 10 miliardi di dollari è stata sospesa poiché il gigante dei prodotti agrochimici non ha aggiornato la richiesta di quotazione in Borsa con i risultati finanziari più recenti. È quanto comunicato dalla Borsa di Shanghai.
IPO Syngenta sospesa: mancano gli aggiornamenti sulle info finanziarie
La candidatura della società per la quotazione sul mercato STAR di Shanghai è stata accettata all'inizio di luglio e attesa come l'IPO più grande al mondo per il 2021. Syngenta per il momento non ha risposto a richieste di commento.
Il 30 settembre il segmento STAR ha sospeso 57 candidature, citando informazioni finanziarie non aggiornate. Secondo le norme che regolano il debutto sul Shanghai Stock Exchange STAR Market, le aziende che vogliono quotarsi devono fornire informazioni aggiuntive se quelle finanziarie presenti nella domanda risultano incomplete.
I dati finanziari contenuti nel prospetto di quotazione di un'azienda hanno una validità di fino a sei mesi, secondo le autorità che sorvegliano i mercati finanziari. La domanda di Sygenta conteneva informazioni finanziarie che risalivano alla fine di marzo.
La società stava valutando anche una quotazione secondaria a Zurigo, Londra e New York tra le, hanno detto alcune fonti a Reuters. I proventi finanzieranno acquisizioni, comprese le offerte già annunciate per l'acquisto di Yangnong Agrochemical e Valagro.
Il denaro raccolto sarà utilizzato anche per altri progetti, come la ricerca tecnologica agricola avanzata, l'espansione della produzione e l'aggiornamento e la manutenzione delle sue strutture e l’espansione della sua piattaforma di servizi agricoli.
Syngenta: core business e previsioni nel post pandemia
Syngenta compete con BASF, Bayer e la società agrochimica statunitense Corteva, impiegando 49.000 persone in tutto il mondo. Ha generato vendite per 23,1 miliardi di dollari nel 2020 e gli Stati Uniti e il Brasile sono i suoi mercati più grandi.
Beneficiando dell'aumento dei prezzi delle materie prime le vendite di Syngenta sono aumentate del 20% durante il primo trimestre del 2021. Gli agricoltori hanno anche ricostruito le loro scorte di semi e pesticidi dopo averle esaurite durante la fase più acuta della pandemia di Covid-19.
La società si aspetta di vedere una spesa maggiore da parte degli agricoltori per sfamare la popolazione mondiale in crescita e poiché le mutevoli condizioni climatiche alimentano la domanda di prodotti come i semi resistenti alla siccità.