C'era molta curiosità da parte degli investitori per conoscere l'aggiornamento dell'ultimo deposito normativo della Berkshire Hathaway relativo agli acquisti e alle vendite del conglomerato finanziario nel primo trimestre. Anche stavolta quanto è risultato mostra spunti molto interessanti.
Warren Buffett ha fatto una grande puntata su Citigroup, acquistando azioni per un controvalore di 3 miliardi di dollari e raggiungendo una quota di partecipazione del 2,8%. La grande banca d'investimento americana ha sottoperformato il settore finanziario quest'anno
perdendo in Borsa oltre il 21%, a fronte di un calo del 16% del comparto. In verità, l'istituto di credito da oltre 10 anni presenta metriche di redditività peggiori rispetto ai competitor ed è l'unico le cui azioni sono scambiate al di sotto del valore contabile a 0,52 dollari.
L'ultima trimestrale si è rivelata un mezzo disastro, con la contabilizzazione di 3 miliardi di dollari di perdite per l'uscita dalla Russia, il che ha contribuito a dimezzare i guadagni. Per ovviare a questa situazione, l'Amministratore Delegato Jane Fraser prevede di aumentare i rendimenti eliminando attività poco efficienti come il retail banking internazionale e mantenendo il focus su sezioni più redditizie come i servizi e la gestione patrimoniale.
Ad ogni modo, il contesto attuale di cui le quotazioni del titolo hanno risentito, ha creato le condizioni ghiotte affinché Buffett potesse comprare a sconto, rispettando uno dei suoi mantra: acquistare sempre a basse valutazioni.
Sempre in tema di banche, Berkshire ha ceduto il rimanente della partecipazione in Wells Fargo, che durava nel portafoglio dell'azienda da oltre 30 anni. L'uscita arriva allorché il CEO della banca Charlie Scharf ha continuato a confrontarsi con problemi normativi legacy, adottando misure per migliorare l'efficienza, che includono tagli di posti di lavoro e l'esplorazione di potenziali vendite di aziende. Le azioni dell'istituto con sede a San Francisco sono diminuite di circa il 12% quest'anno.
Berkshire Hathaway: altri acquisti e vendite
Dall'inizio dell'anno
Warren Buffett ha investito 51,1 miliardi di dollari nel mercato azionario, forte di una liquidità di cassa aziendale di 146,7 miliardi di dollari risultante alla fine del 2021.
Ciò è avvenuto mentre tutti quanti si apprestavano a vendere, in preda all'incertezza generale determinata dalla politica monetaria restrittiva della
Federal Reserve, dalla crisi degli approvvigionamenti soprattutto energetici alimentata dalla guerra Russia-Ucraina e dal ritorno prepotente del Covid-19 in Cina.
L'oracolo di Omaha invece è rimasto fedele alla sua massima di sempre: essere avidi quando tutti quanti hanno paura. Così, nel primo trimestre ha messo a segno una serie di acquisti in titoli energetici, che in questo periodo hanno il vento in poppa per via del rally delle materie prime. Nel portafoglio di Berkshire sono finite Occidental Petroleum e Chevron, le cui azioni in questo 2022 sono cresciute rispettivamente del 120% e del 45%. Tali acquisti sono stati già divulgati attraverso altre fonti. Attualmente l'azienda detiene 143 milioni di azioni Occidental per un valore complessivo di 9,7 miliardi di dollari e 159 milioni di azioni Chevron, per un controvalore totale di 27,5 miliardi di dollari.
Altri investimenti sono stati meno fortunati, come quello di 2,6 miliardi di dollari in 69 milioni di azioni nel gruppo media americano Paramount Global, che ha perso in Borsa il 7% nel 2022, o quello di 400 milioni nella fintech Ally Financial, le cui azioni sono in calo di circa il 20%. Tra le vendite si segnala la cessione di quasi tutta la grande partecipazione in Verizon Communications. Al 31 marzo Berkshire aveva in cassaforte appena 1,4 milioni di azioni, rispetto ai 159 milioni della fine dello scorso anno. Prima della vendita, la partecipazione in Verizon aveva un valore di 8 miliardi di dollari.