Intel e il governo degli Stati Uniti sono sulla buona strada per finalizzare un finanziamento diretto di 8,5 miliardi di dollari per il produttore di chip, ha riportato il Financial Times.
Le discussioni sono in una fase avanzata, ma non vi è alcuna garanzia che l'operazione possa essere finalizzata prima della fine del 2024, riporta la testata, aggiungendo che qualsiasi acquisizione totale o parziale dell'attività di Intel potrebbe rischiare di interrompere i colloqui.
A marzo, il governo degli Stati Uniti ha assegnato a Intel quasi 20 miliardi di dollari di sovvenzioni e prestiti per aumentare la produzione nazionale di chip. L'accordo preliminare prevedeva sovvenzioni per 8,5 miliardi di dollari e prestiti per 11 miliardi, dove parte del finanziamento sarà utilizzato per costruire due nuove fabbriche e modernizzarne una esistente.
Arm interessata a divisione prodotti, ma Intel dice no
Arm Holdings ha approcciato Intel per discutere la possibilità di acquistare la divisione prodotti del produttore di chip, ricevendo però come risposta che l’unità non è in vendita. Nell’ambito dei suoi sforzi di rilancio, la società sta separando la divisione dei prodotti per chip dalle sue operazioni di produzione.
Mercato dei chip: Intel blocca Arm
La mossa di Intel mira ad attrarre clienti e investitori esterni, ma pone anche le basi affinché l’azienda possa essere divisa, qualcosa che la società ha considerato, come riportato recentemente da Bloomberg. I rappresentanti di Arm e Intel hanno rifiutato di commentare.
Un tempo forza dominante nella produzione di chip, Intel ha ceduto il suo vantaggio produttivo alla rivale Taiwan Semiconductor Manufacturing (TSMC) e non è riuscita a produrre un chip ampiamente desiderato per il boom dell'AI generativa sfruttato invece da Nvidia e AMD. Vediamo ora il quadro grafico delle azioni Intel e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Intel: analisi tecnica e strategie operative
Nelle ultime sedute di contrattazioni i prezzi del titolo Intel hanno ripreso forza, tornando in prossimità della resistenza a 24,80 dollari. Il quadro tecnico al momento rimane impostato al ribasso, in particolare dai top di dicembre 2023, ma nel breve termine il superamento della resistenza precedentemente menzionata potrebbe permettere la valutazione di strategie long.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano un potenziale minimo a fine settembre, seguito da una potenziale ripartenza al rialzo che potrebbe estendersi fino a fine anno.
A livello operativo quindi, si potrebbero valutare strategie long sulla forza, nel caso di una chiusura sopra alla resistenza a 24,80 dollari. In questo caso, il primo obiettivo di profitto potrebbe essere posto a 29,80 dollari, mentre un secondo target a 37 dollari, resistenza lasciata in eredità dai massimi segnati a luglio scorso.
Lato short, segnali di debolezza in area 24,80-25 dollari potrebbero dare il via a posizioni in vendita in linea con il trend dominante. Il primo target sarebbe a 22 dollari, mentre un obiettivo di profitto più ambizioso sul supporto a 18,80 dollari.
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