In una seduta in cui Wall Street ha aggiornato per l'ennesima volta i suoi record storici,
le azioni GameStop sono crollate del 16,51%. Cosa è successo? Alcuni movimenti sul mercato delle opzioni fanno pensare che Keith Gill, noto come
Roaring Kitty,
abbia liquidato alcune delle sue recenti posizioni. Secondo i dati forniti da Trade Alert, circa 93.000 contratti di opzioni call con scadenza 21 giugno sono passati di mano nella giornata di ieri, più di nove volte la media di 10.000 unità degli ultimi 30 giorni.
Alcuni di essi hanno riguardato blocchi di 5.000 unità o più. Visto il volume, i contratti sono stati scambiati a un prezzo medio di 7,65 dollari e molte operazioni sono avvenute al di sotto del prezzo di offerta, segno tangibile del fatto che qualcuno stava cercando di scaricare le posizioni. In totale, con 1,2 milioni di contratti mercoledì il volume delle opzioni sulle azioni GameStop ha fatto un balzo del 66% rispetto al volume medio giornaliero dell'ultimo mese.
Non si sa se dietro queste operazioni ci sia Roaring Kitty, ma il sospetto è molto alto vista la quantità di opzioni che l'influencer aveva in portafoglio. "Sembra che stia chiudendo la posizione", ha detto Chris Murphy, co-responsabile della strategia dei derivati presso Susquehanna International Group. "Anche se non ha finito di chiudere, probabilmente ora ha abbastanza denaro per esercitare il resto, se lo volesse".
GameStop: ecco quanto può aver guadagnato Kitty
Roaring Kitty è il personaggio che aveva guidato la crociata del 2021 da parte dei trader retail contro gli hedge fund, i quali avevano puntato contro le azioni meme tramite vendite allo scoperto. All'epoca le grandi società di investimento furono coinvolte nel fenomeno dello
short squeeze, ossia una compressione dell'offerta di un titolo che ha comportato la chiusura immediata delle operazioni a causa dell'enorme pressione della domanda, innescando in questo modo l'impennata dei prezzi. In quel periodo le azioni GameStop salirono fino al 2.000%.
Dopo tre anni di silenzio, Keith Gill è tornato dapprima con un post su X a metà maggio in cui raffigurava un meme indicante che qualcosa stava per succedere, e poi con uno screenshot su Reddit in cui riportava una serie di operazioni su GameStop all'inizio di giugno. Infine, la scorsa settimana ha fatto un livestream su YouTube dove ha ribadito la fiducia nei confronti del rivenditore di giocattoli e del suo amministratore delegato
Ryan Cohen, nonché la sua intenzione di tenere le azioni della società a lungo termine.
Secondo quanto riportava lo screenshot sulle posizioni pubblicato da Gill, il trader aveva in portafoglio 120.000 opzioni call Game Stop scadenti il 21 giugno a un prezzo di esercizio di 20 dollari, pagandole 5,68 dollari ciascuno, per un controvalore di 68,1 milioni di dollari. Inoltre, Roaring Kitty possedeva 5 milioni di azioni per un valore complessivo di 115,7 milioni di dollari.
Prima della pubblicazione in anticipo della trimestrale da parte di GameStop e dell'annuncio della società di aver venduto l'equivalente di 3 miliardi di dollari di azioni giovedì scorso, la posizione in opzioni di Gill valeva 341 milioni di dollari. Martedì è andata però brevemente in rosso per 7,5 milioni di dollari. Con la chiusura delle opzioni a 6,40 dollari a contratto, la valutazione della posizione sarebbe di 76,8 milioni di dollari, il che implica un guadagno teorico di 8,7 milioni di dollari.
E se Gill non ha venduto? Ecco 3 scenari
Tutto questo comunque nell'ipotesi, altamente probabile, che Roaring Kitty abbia liquidato le opzioni. Se così non fosse, con l'avvicinarsi della scadenza emergerebbe un bel dilemma. In questo caso entrano in gioco tre scenari.
Il primo è che Gill eserciti il diritto ad acquistare le azioni. Ciò comporta che avrebbe bisogno di circa 240 milioni di dollari sul conto. Immaginando che possa disporre di questa cifra, l'influencer si impadronirebbe di un totale di 17 milioni di azioni, di cui 12 milioni derivanti dalle 120.000 opzioni - con 1 opzione che si riferisce a 100 azioni - e 5 milioni già detenute in portafoglio. Questo significa che diventerebbe il quarto più grande azionista di GameStop dopo Vanguard, BlackRock e RC Ventures di Ryan Cohen.
In alternativa, potrebbe liquidare le 5 milioni di azioni di cui è già proprietario, che gli consentirebbero di finanziare almeno in parte l'operazione. Tuttavia, affinché possa esserci un'adeguata copertura, il prezzo delle azioni GameStop dovrebbe superare i 48 dollari, una quota molto distante rispetto ai 25,46 dollari dell'ultima chiusura. Ovviamente, con le meme stock non c'è mai nulla di scontato, visti gli sbalzi di prezzo enormi nell'arco di una stessa seduta.
Il secondo scenario è che Gill non abbia denaro per esercitare le opzioni. In questo caso si metterà in contatto con il broker per pianificare una strategia, prima di chiudere brutalmente le posizioni in extrema ratio in prossimità della scadenza del 21 giugno.
Il terzo scenario consiste nel rolling delle opzioni. Roaring Kitty potrebbe cioè uscire dalla posizione corrente e rientrare immediatamente spostando in avanti la scadenza delle call per guadagnare tempo. Questa possibilità può essere esercitata entro le ore 16 (ora della Borsa americana) del 21 giugno.