L'inflazione USA risultata nel mese di maggio sotto le attese degli analisti e che potrebbe portare la Fed ad anticipare un taglio dei tassi di interesse, impatta sui mercati azionari europei che chiudono la seduta in generale rialzo.
In questo contesto il FTSE Mib non solo si riporta sopra gli ex supporti persI 24 ore fa in area 34.000 punti, ma termina le contrattazioni nei pressi dei 34.350 punti. Nel breve periodo le attese sono per una continuazione del rimbalzo prima verso i 34.500 punti e a seguire in direzione dei 34.700-34.750 punti.
Al contrario nuovi segnali di debolezza si avrebbero con un ritorno sotto i 34.000 punti e primi target posti sui 33.800-33.700 punti. Tra i titoli che a Piazza Affari hanno registrato al contrario una performance negativa troviamo Leonardo, che paga lo stop ad una possibile jv. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Leonardo: stop a trattative con Knds
Nelle scorse ore Leonardo, uno dei leader a livello globale nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di difesa aerospaziale, ha comunicato che, nonostante gli sforzi profusi, sono state interrotte le trattative con il consorzio franco-tedesco Knds.
L'obiettivo delle due aziende era quella di definire non solo una configurazione comune per il programma Main Battle Tank dell'esercito italiano, ma anche per sviluppare una più ampia collaborazione industriale.
Nello specifico la partnership riguardava la fornitura dei carri armati Leopard 2 all'esercito italiano, con un esborso vicino agli 8,2 miliardi di euro tra carri e piattaforme per i mezzi pesanti. Sembrerebbe che alla base dello stop ci sia il mancato accordo tra i due Gruppi per quanto riguarda la configurazione del mezzo corazzato.
Allo stesso tempo l'azienda guidata da Roberto Cingolani starebbe ora valutando la possibilità di trovare nuove collaborazioni con altri partner, per realizzare il nuovo cingolato per l'esercito italiano. Tra questi troviamo i tedeschi di Rheinmetall, che solo due anni fa hanno presentato il Panther KF51.
Azioni Leonardo: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione in queste ore a Piazza Affari. Con volumi pari alla media giornaliera mensile, è stata una seduta all'insegna delle vendite per il titolo Leonardo, che ha chiuso le contrattazioni in area 22,90 euro.
Il movimento odierno che fa seguito al sell-off di ieri, al momento non cambia l'impostazione di fondo che rimane sempre al rialzo. Nel breve periodo fondamentale sarà per i corsi la tenuta dei 22,2 euro, dove troviamo sia la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso mese di dicembre che l'indicatore daily del Supertrend, per evitare un indebolimento del quadro grafico.
Dal punto di vista operativo una conferma sopra tali livelli, dovrebbe far proseguire il trend rialzista in direzione dei top di periodo situati sui 24,5 euro. L'eventuale superamento di queste ultime aree aprirebbe la porta a nuovi apprezzamenti prima in direzione dei 25 euro, livelli toccati sul finire del 2000, e successivamente verso i 27,50 euro.
Al contrario, la perdita dei 21,20-21 euro, che rappresentano i minimi degli ultimi mesi, dovrebbe riaprire la strada a un ritorno delle vendite, con un primo obiettivo situato sui 19,80-20 euro, che rappresentano i minimi degli ultimi tre mesi.
Nel caso in cui questi ultimi sostegni dovessero essere violati, si avrebbe un primo segnale di indebolimento del trend rialzista con possibili ulteriori ribassi prima in direzione dei 19,30 euro e a seguire verso i 18,70-18,60 euro. L'eventuale perdita di tali livelli aumenterebbero le possibilità per l'azione di andare a mettere sotto pressione la media mobile di lungo periodo che transita sui 17,55 euro.
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