La sospensione temporanea da parte di Trump dei dazi su beni come smartphone e laptop, ha sostenuto a inizio settimana i mercati azionari del Vecchio Continente che hanno chiuso le contrattazioni in generale rialzo.
Con il CAC 40 e DAX in territorio positivo di quasi il 3%, il FTSE Mib ha chiuso la prima seduta dell'ottava in guadagno del 2,8% in area 35 mila punti. Dal punto di vista operativo il superamento di questi livelli, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, da una parte allenterebbe la pressione ribassista e dall'altra aumenterebbe le possibilità di ulteriori recuperi prima verso i 35.500 punti e a seguire in direzione della soglia dei 36 mila punti.
Tra i titoli che si stanno mettendo in luce in queste ore ci spostiamo oltreoceano con Goldman Sachs, nel giorno in cui la banca statunitense ha comunicato i conti del primo trimestre. Andiamo a scoprirli nel dettaglio.
Goldman Sachs: utile trimestrale +15%
Grazie alle attività di trading e al buon andamento delle attività del reddito fisso, Goldman Sachs ha chiuso i primi tre mesi del 2025 con numeri in rialzo rispetto allo stesso periodo del 2024.
Nel dettaglio il primo trimestre è terminato con un utile in aumento del 15% a 4,738 miliardi di dollari e un utile per azione che passa da 11,58 dollari a 14,12 dollari. In rialzo del 6% sono stati i ricavi attestatesi a 15,06 miliardi di dollari, battendo le attese del mercato che erano poste a 12,28 miliardi di dollari.
A sostenere la performance del gruppo è stata la divisione di Asset & Wealth Management, che ha generato ricavi per 3,68 miliardi di dollari, con le masse gestite cresciute di 36 miliardi nel trimestre a un record di 3,17 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda la divisione di Global Banking & Markets, i ricavi sono cresciuti del 10% su base annuale e del 26% rispetto ai tre mesi precedenti a 10,71 miliardi di dollari. I ricavi delle Platform Solutions sono scesi del 3% a 676 milioni di dollari, mentre gli accantonamenti per eventuali future perdite legate al credito sono state pari a 287 milioni di dollari nel primo trimestre, contro i 318 milioni di dollari dello stesso periodo del 2024 e i 351 milioni di dollari del quarto trimestre. Le spese operative sono cresciute del 5% su base annuale a 9,13 miliardi con un tasso di efficienza del 60,6%.
Guardando ai valori patrimoniali, il ritorno sul capitale si è attestato al 16,9%, mentre il Rote al 18%. Nel corso della presentazione dei dati, Ceo del Gruppo David Solomon rimanendo fiducioso per l'anno in corso, ha confermato che la banca staccherà il prossimo 27 giugno un dividendo di 3 dollari per azione.
Azioni Goldman Sachs: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si stanno muovendo le azioni Goldman Sachs a Wall Street. Con volumi superiori alla media giornaliera mensile, è una seduta in rialzo di quasi il 3% per il titolo Goldman Sachs, con i prezzi che scambiano in area 508 dollari.
Il movimento odierno che da seguito al rimbalzo della passata ottava, sta avvicinando le quotazioni alle prime resistenze poste nei pressi dei 520 dollari, dove troviamo la trendline discendente che parte dai massimi di sempre toccati lo scorso mese di febbraio in area 670 dollari e che congiunge gli ex massimi di marzo situati sui 580-585 dollari.
Dal punto di vista operativo il superamento dei 520 dollari dovrebbe far proseguire gli acquisti verso i 540-545 dollari, nei cui pressi troviamo la media mobile di lungo periodo e nelle cui vicinanze transita la media mobile di lungo periodo, e successivamente i 565 dollari, massimi del mese in corso e dove verrebbe messo sotto pressione l'indicatore giornaliero del Supertrend.
Dal punto di vista operativo il superamento di questi ultimi livelli andrebbe a rafforzare la struttura grafica di lungo periodo, con prossimi obiettivi i 615-620 dollari.
Al contrario il mancato superamento dei 520 dollari tornerebbe a indebolire le azioni con primi obiettivi i 475 dollari e successivamente i minimi di periodo in area 450-445 dollari. Ne caso in cui tali sostegni dovessero essere violati, si avrebbe una riattivazione del trend di medio periodo ribassista, con prossimi target i 420 dollari e a seguire i minimi degli ultimi 12 mesi in area 390-385 dollari.
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