Ford subirà un danno di 19,5 miliardi dalla sua strategia sulle auto elettriche, che ora abbandona passando a modelli ibridi e ad autonomia estesa. L’azienda americana di Detroit ha investito molto in fabbriche, batterie e nuovi veicoli elettrici, con costi maggiori rispetto alla produzione di auto a benzina.
Tuttavia, le vendite non sono cresciute come previsto, poiché i clienti esitano a comprare veicoli elettrici a prezzi elevati e con infrastrutture di ricarica limitate. Giocoforza, Ford ha deciso di modificare i piani, cancellando o rinviando progetti costosi e subendo di conseguenza perdite contabili sugli investimenti già effettuati.
Della cifra citata, circa 8,5 miliardi di dollari sono legati all’eliminazione dei modelli EV già pianificati; circa 6 miliardi di dollari riguardano lo scioglimento di una joint venture sulle batterie con la società sudcoreana SK On; mentre 5 miliardi di dollari attengono alle spese sul programma. Queste ultime si riferiscono ai costi già sostenuti o messi a bilancio per progetti sui veicoli elettrici che Ford ha deciso di ridurre, modificare o fermare. Gran parte dell’importo complessivo (12,5 miliardi di dollari) sarà registrata nel quarto trimestre; il resto verrà contabilizzato fino al 2027.
"Invece di spendere miliardi in più per grandi veicoli elettrici che ora non hanno più redditività, stiamo allocando quei fondi in aree con un rendimento più alto", ha dichiarato Andrew Frick, responsabile dei settori motori a benzina ed elettricità di Ford, durante una conferenza stampa. Il manager ha precisato che la redditività sulle auto a batteria si è erosa a causa di "una domanda inferiore alle aspettative, costi elevati e cambiamenti normativi".
Lo scorso settembre l’amministrazione USA ha ritirato i crediti d’imposta di 7.500 dollari per l’acquisto di nuovi veicoli elettrici, introdotti dal predecessore Joe Biden. Questo ha comportato un crollo degli acquisti del 49% già il mese successivo, secondo i dati riportati da Cox Automotive. Ford ora prevede che la quota di mercato negli Stati Uniti, dopo il ritiro del credito, scenda da circa il 10-12% al 5%.
Ford: addio al pick-up elettrico F-150 Lightning
Nell’ambito della mossa di Ford di allontanarsi dai veicoli elettrici rientra l’addio al pick-up elettrico di punta F-150 Lightning. Il camion è stato annunciato nel 2021 come la versione elettrica dell’F-150 ed è uscito dalle linee di produzione nel 2022, accompagnato da grande clamore. L’azienda ha subito ricevuto un afflusso di 200 mila ordini, che l’ha costretta ad aumentare la produzione del modello. Tuttavia, le vendite non hanno tenuto il passo e lo scorso mese sono crollate su base annua.
Questo ha contribuito ad accumulare le perdite della divisione veicoli elettrici dell’azienda. Il passivo dei primi tre trimestri dell’anno in corso è ammontato a 3,6 miliardi di dollari, in aggiunta a un rosso di 5,1 miliardi di dollari nel 2024. Per questo Ford ha deciso di correre ai ripari per rendere la sua attività EV redditizia entro il 2029. Il pick-up non sarà più completamente elettrico, ma avrà un’autonomia estesa che include un piccolo motore a combustione interna per ricaricare la batteria.
Grandi novità riguardano anche il successore dell’F-150 Lightning, ossia il camion di seconda generazione T3. Quest’ultimo avrebbe dovuto occupare un ruolo centrale nella gamma dei veicoli elettrici dell’azienda nel nuovo complesso in Tennessee. Ora, però, presso la fabbrica, Ford si concentrerà su nuovi camion a benzina a partire dal 2029.
"La nuova famiglia di veicoli più piccoli, più accessibili ed economici sarà la nuova piattaforma universale, con un nuovo pick-up di medie dimensioni previsto per il 2027", ha affermato Frick. "Stiamo guardando il mercato com’è oggi, non come tutti avevano previsto cinque anni fa".
Auto elettriche: a Detroit si defilano
Ford non è l’unica ad aver fatto marcia indietro sui veicoli elettrici. Anche le altre due case automobilistiche del trio di Detroit - General Motors e Stellantis - si stanno defilando. La prima ha dichiarato lo scorso ottobre che ridurrà la produzione di auto a batteria, subendo un addebito di 1,6 miliardi di dollari. Stellantis ha eliminato un pick-up elettrico Ram per puntare su veicoli ibridi.
Tutto ciò restringe l’offerta di auto elettriche e lascia spazio a produttori americani come Tesla e Rivian per conquistare quote di mercato, sebbene in un contesto di domanda complessivamente più bassa. In generale, il settore delle auto elettriche sta attraversando una fase di rallentamento, con costi elevati, incentivi in calo e una domanda inferiore alle attese. Molte case automobilistiche stanno quindi rivedendo le proprie strategie, spostandosi verso soluzioni ibride come fase di transizione più sostenibile.