Azioni Eli Lilly sotto i riflettori dopo le notizie in arrivo da Hong Kong: le autorità del territorio autonomo hanno concesso l’autorizzazione al lancio del suo farmaco anti-obesità. Secondo quanto riportato da Bloomberg News, già alla fine di quest’anno l’azienda di Indianapolis potrà iniziare la vendita del suo farmaco per la perdita di peso. A luglio una decisione simile era stata presa dalle autorità cinesi.
In particolare, l'azienda farmaceutica ha ricevuto l'approvazione per la vendita delle iniezioni di Tirzepatide (TRZ) con il nome commerciale di “Mounjaro”, il famoso farmaco della società statunitense per la gestione del peso a lungo termine e del diabete di tipo 2. La Tirzepatide è il principio attivo del farmaco per il diabete Mounjaro e del farmaco per la perdita di peso Zepbound.
Il peso demografico del continente asiatico, in cui spicca in particolare la crescita della classe media, rappresenta un terreno fertile per le aziende, come Eli Lilly ma anche come Novo Nordisk, che sviluppano farmaci anti-obesità. Vediamo l’analisi tecnica delle azioni Eli Lilly.
Azioni Eli Lilly: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere il quadro tecnico delle azioni Eli Lilly quotate al NYSE. Da luglio 2024 in poi il titolo sembra aver trovato un arcigno livello resistenziale posto in area 970 dollari. La soglia indicata è stata testata sia in occasione dei top di luglio sia con i ripetuti tentativi nell’ultima decade di agosto.
La tenuta delle resistenze statiche ha favorito nelle ultime settimane un consolidamento e aperto la strada a dei movimenti correttivi dopo il rally parabolico dell’ultimo decennio. Analizzando il titolo sul daily chart si nota infatti che le quotazioni delle azioni Eli Lilly hanno formato un nuovo livello resistenziale statico in area 940 dollari e che soprattutto nel corso della passata ottava hanno violato al ribasso i supporti dinamici espressi dalla trendline rialzista ottenuta con i low del 30 settembre e 16 ottobre.
In base a questo set up grafico, sono due le strategie ribassiste che si possono delineare: una più conservativa e una più aggressiva. La prima prevede l’apertura dello "short" sul pullback della trendline rialzista menzionata in precedenza. Nei fatti un ingresso in vendita sulle azioni Eli Lilly a 930 dollari, con stop a 980 e target dapprima a 865 dollari e successivamente a 795 dollari.
La seconda strategia, quella più aggressiva, prevede l’attivazione al cedimento dei minimi della scorsa settimana. In questo caso lo stop viene abbassato e portato a 950 dollari, ossia poco sopra il livello resistenziale statico che argina le velleità rialziste di Eli Lilly dallo scorso 13 settembre. Come per la strategia precedente, anche qui il target iniziale sulle azioni Eli Lilly è posto a 865 dollari mentre quello finale è a 785 dollari.