Il buon dato proveniente dal PIL europeo e riguardante il primo trimestre del 2022 fa proseguire il recupero sui principali mercati azionari del Vecchio Continente, che si avviano a chiudere la seduta in generale territorio positivo. In questo contesto il FTSE Mib cerca di confermarsi oltre i 24.250-24.300 punti, sopra i quali è possibile una prosecuzione del trend in direzione dei 24.500-24550 punti. Tra i titoli che a Piazza Affari rimangono sotto osservazione troviamo ENI, che a breve dovrebbe decidere sul pagamento del gas russo in rubli.
ENI: ok della Commissione Europea al pagamento in rubli
Confermando le anticipazioni che erano arrivate a fine aprile, la Commissione Europea ha dichiarato che le aziende UE potranno pagare il gas russo senza aggirare le sanzioni che sono state adottate contro Mosca. Questo avverrebbe con l'apertura di un conto presso Gazprombank che sarà utilizzato per pagare la materia prima in euro o dollari.
Una volta depositata la somma, la banca russa provvederà nel cambio in rubli, ma l'operazione di Gazprombank verrà considerata dall'Unione Europea come "una procedura interna" del Paese e quindi estranea alla giurisdizione europea. In questo contesto, secondo alcuni rumors, anche ENI starebbe valutando la possibilità di seguire questa strada, anche perchè si avvicina la scadenza del 20 maggio. Andiamo nel frattempo a vedere l'impostazione grafica del titolo e quali sono le attese nel breve e medio periodo.
Azioni Eni: analisi tecnica e strategie operative
Il trend rialzista innescatosi nel mese di luglio sul titolo ENI da area 9,35-9,40 euro, rimane ancora ben sostenuto. Nel breve termine una conferma delle quotazioni sopra i 13,80 euro dovrebbe spingere l'azione verso i 14,30-14,35 euro e successivamente in direzione dei massimi di periodo situati nei pressi dei 14,80-14,85 euro. Nel caso in cui queste resistenze dovessere essere superate, si aprirebbero le porte per ulteriori allunghi verso i massimi del luglio 2019 in area 14,90 euro.
Al contrario leggeri segnali di debolezza li avremmo con discese sotto i 13 euro e primi target sui 12,75 euro. Solo con la rottura di questi supporti il titolo andrebbe incontro ad una correzione più profonda in direzione dei 12,30 e a seguire 11,90 euro.
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