Le azioni Walmart sono in discesa dell'8% durante le prime fasi di contrattazioni a Wall Street, a seguito di una trimestrale che ha deluso le aspettative del mercato. Anche la guidance ha lanciato segnali preoccupanti, soprattutto in rapporto al fatto che gli investitori sono molto attenti a come l'inflazione sta andando a colpire i consumatori a basso reddito. Da questo infatti dipende anche l'andamento dei rivenditori come il gigante alimentare, una volta che gli acquirenti cominciano a spostare la loro spesa più verso i servizi.
Il quarto trimestre 2022 non aveva dato segni di allarme, anzi la società era stata ottimista riguardo le prospettive per l'intero anno. Nel frattempo però l'inflazione ha continuato a salire in maniera inarrestabile, con lo scoppio della guerra Russia-Ucraina che ha spinto in alto i prezzi delle materie prime. Questo non solo ha colpito il portafoglio dei consumatori, limitandone il potere d'acquisto, ma ne ha minato la fiducia, ancor più che aleggia lo spettro di una recessione in arrivo.
Quanto succede in Walmart potrebbe presagire una crisi per gli Stati Uniti, il cui PIL dipende per il 70% dalla spesa dei consumatori. Le ragioni sono legate sia alla dimensione del colosso con sede a Bentonville, Arkansas, sia al fatto che la catena alimentare serve una fascia demografica a basso reddito.
Walmart: i numeri della trimestrale
I guadagni del primo trimestre sono stati al di sotto del consensus. Walmart ha rilasciato utili rettificati di 1,30 dollari per azioni, mentre gli analisti si aspettavano 1,48 dollari per azione. L'utile netto è sceso a 2,05 miliardi di dollari, o 0,74 dollari per azione, dai 2,73 miliardi dollari, o 0,97 dollari per azione, dello scorso anno nello stesso periodo. Le vendite però sono cresciute del 3% a 141,6 miliardi di dollari, al di sopra della crescita stimata dal mercato del 2,4% a 138,8 miliardi di dollari. Le entrate dell'e-commerce sono aumentate dell'1%.
Il direttore finanziario dell'azienda, Brett Biggs, ha affermato che a pesare sui conti trimestrali hanno contribuito molto l'aumento significativo dei prezzi del carburante, il costo del lavoro elevato e i livelli di inventario. Inoltre, ha aggiunto, alcuni articoli sono arrivati in ritardo e altri come griglie, piante e prodotti chimici per piscine non sono stati venduti a causa del clima particolarmente freddo che vi è stato negli Stati Uniti.
Per il 2023, Walmart prevede un aumento del 4% delle vendite nette consolidate, mentre precedentemente aveva stimato una crescita del 3%. Gli EPS e il reddito operativo però potrebbero diminuire dell'1% a causa dei maggiori costi alla catena di approvvigionamento e delle pressioni inflazionistiche. Durante la scorsa chiamata agli utili le linee guida invece mostravano tutt'altre proiezioni, ossia un aumento dell'utile per azione compreso tra il 5% e il 6%.
Riguardo il trimestre in corso, invece, la società prevede una certa stabilità per quanto riguarda i parametri reddituali, mentre le vendite potrebbero crescere di oltre il 5%. Biggs ha riferito che il secondo trimestre è iniziato bene dal punto di vista delle vendite, con le categorie di abbigliamento outdoor che ottengono un miglioramento dal clima primaverile più caldo.