In una giornata che sarà contrassegnata da importanti dati macro di Europa e USA, i futures del Vecchio Continente impostati in terreno positivo anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni oltre i 22.800 punti, cercando in questo modo di riavvicinarsi alle forti resistenze e top di agosto 2022 posti in area 23.000-23.150 punti.
Al ribasso i primi supporti da monitorare sono posti sui 21.700 punti, sotto i quali andremo a rivedere i minimi di ieri situati sui 21.500 punti e a seguire i 21.300-21.250 punti. Tra i temi da seguire a Milano troviamo Enel, che nella serata di ieri ha comunicato i conti dei primi 9 mesi, andiamo a vederli nello specifico.
Enel: i risultati del 3° trimestre 2022
Grazie alla positività presente su tutti i settori di business, Enel chiude i primi 9 mesi dell'anno con i ricavi che passano dai 58,79 miliardi di euro a 108,17 miliardi di euro. L'EBITDA ordinario risulta in salita dello 0,8% a 12,67 miliardi di euro. In questo contesto la minore marginalità registrata nei mercati finali e in Enel Green Power, dovuta sia ai maggiori costi di approvvigionamento che alla significativa riduzione della produzione da fonte idroelettrica, è stata solo parzialmente compensata dall’aumento del margine nella generazione termoelettrica e trading.
In discesa l'EBIT, che passa dai 6,39 miliardi di euro dello stesso periodo di un anno fa agli attuali 5,52 miliardi di euro, in scia sia ai maggiori ammortamenti che alle svalutazioni dei crediti. Il risultato netto ordinario del gruppo scende del 9,5% a 2,977 miliardi di euro riflettendo l’andamento della gestione operativa ordinaria, mentre l'utile netto del gruppo vede un deciso calo di quasi il 30% a 1,759 miliardi di euro. In salita il debito che passa dai 51,95 miliardi di euro a 69,74 miliardi di euro, dovuto principalmente sia agli investimenti del periodo che al saldo netto delle operazioni di acquisto e vendita di attività.
Gli investimenti sono saliti del 17,8%, attestandosi a 9,31 miliardi di euro. Infine nel corso della presentazione dei dati è stato deliberato un acconto sul dividendo 2022 pari a 0,20 euro per azione, in pagamento dal 25 gennaio 2023 e che risulta in aumento del 5,3% rispetto all’acconto distribuito nel gennaio di quest’anno.
Per quanto concerne l'outlook sull'intero 2022 la società conferma un'EBITDA tra i 19-19,6 miliardi di euro, mentre taglia l'utile metto ordinario che passa dai precedenti 5,6-5,8 miliardi di euro agli attuali 5-5,3 miliardi di euro. Ad incidere su questa revisione sia un minore contributo dei business in Italia, nonché per una pressione fiscale più alta delle attese prevista per fine 2022, in particolare in Spagna.
Azioni Enel: analisi tecnica e strategie operative
Il forte trend ribassista presente sul titolo Enel in atto dal 2021, da quando i prezzi scambiavano sulla soglia dei 9 euro, ha spinto le quotazioni a ottobre 2022 a toccare i minimi degli ultimi 5 anni in area 4 euro. Il rimbalzo partito da questi livelli ora sta spingendo i corsi in direzione delle forti resistenze situate in area 4,60-4,63 euro.
Nel breve termine per dare seguito al movimento di breve, è indispensabile il superamento di queste aree, sopra le quali sono possibili ulteriori allunghi in direzione dei 4,80-4,85 euro e successivamente verso i 5 euro. Per avere un vero e proprio segnale di forza l'azione dovrebbe spingersi sopra i 5,5 euro, dove andrebbe ad effettuare la rottuara al rialzo della media mobile di lungo periodo e della trendline ribassista che parte dai top di aprile 2021.
Al contrario, il mancato ritorno delle quotazioni oltre i 4,60-4,63 euro farebbe riprendere il trend ribassista primario, con un primo target sui 4,40 euro e a seguire i 4,25 euro. L'eventuale rottura di questi sostegni vedrebbe aumentare le possibilità di rivedere i prezzi dell'azione tornare sui minimi degli ultimi anni posti sulla soglia dei 4 euro.
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