Eli Lilly ha annunciato martedì un investimento di 6,5 miliardi di dollari per costruire una nuova struttura produttiva a Houston, Texas, destinata a incrementare la produzione della pipeline di farmaci a piccole molecole, inclusa la sua promettente pillola sperimentale contro l’obesità, orforglipron. Vediamo i dettagli e la possibile strategia operativa.
Eli Lilly: cosa sapere su investimento da 6,5 miliardi in Texas
L’investimento di Eli Lilly è il secondo di una serie di nuovi investimenti previsti dalla casa farmaceutica negli Stati Uniti. A febbraio, Eli Lilly aveva annunciato un impegno di almeno 27 miliardi di dollari per costruire quattro nuovi stabilimenti domestici, che si aggiungono ai 23 miliardi già investiti dal 2020. L’azienda prevede di annunciare entro l’anno le sedi restanti e di avviare la produzione in tutti e 4 gli impianti entro 5 anni.
L’aumento della capacità produttiva per Orforglipron è cruciale per Eli Lilly, che punta a soddisfare la crescente domanda negli Stati Uniti nel mercato dei farmaci GLP-1, dove sia Lilly sia Novo Nordisk hanno già affrontato problemi di approvvigionamento con le attuali iniezioni settimanali.
Il nuovo impianto si concentrerà sulla produzione di Orforglipron e di altri farmaci a piccole molecole della pipeline dell’azienda in diversi ambiti terapeutici, tra cui salute cardio-metabolica, oncologia, immunologia e neuroscienze. I farmaci a piccole molecole, spesso in forma di pillola, risultano più comodi per i pazienti rispetto ai farmaci iniettabili e generalmente più facili ed economici da produrre su larga scala.
Questo investimento si inserisce in un contesto di spinta alla produzione farmaceutica interna, anche in risposta alle minacce di tariffe sui farmaci importati negli Stati Uniti annunciate dal presidente Trump, con l’obiettivo di incentivare il reshoring dopo il declino della produzione nazionale negli ultimi 10 anni. Vediamo ora il quadro grafico e la possibile strategia.
Azioni Eli Lilly: analisi tecnica e strategie operative

Nel breve termine, in particolare dai minimi segnati ad agosto in area 623 dollari, le azioni Eli Lilly sono impostate al rialzo, ma ancora all’interno della fase ribassista di più lungo periodo, delimitata dalla linea di tendenza discendente che conta i massimi segnati da fine aprile scorso.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una possibile fase di debolezza/lateralità che potrebbe estendersi fino ai primi giorni di ottobre, seguita da una possibile fase di rialzo che potrebbe durare fino a metà mese, prima di un eventuale nuovo storno.


Le indicazioni del nuovo tool “Projection” all’interno della piattaforma Forecaster, con scadenza a un mese, sono in linea con le indicazioni stagionali. La linea blu solida “best match” stima un ribasso nell’ordine del 3% circa che porterebbe i prezzi in area 724 dollari, prima di un possibile rimbalzo. Guarda il video di lancio della nuova funzionalità: PREVEDERE I MERCATI CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: la nuova funzionalità di Forecaster Terminal.

Si potrebbero dunque valutare strategie long sulla debolezza, nel caso di un ritorno in area 724-709 dollari. Posizioni in acquisto intraprese da questa zona avrebbero come primo obiettivo area 750 dollari e secondo target – nel breve termine – a 776 dollari. Lo scenario “Bull” (linea verde solida) stima un top entro metà ottobre in area 815 dollari, zona di massimi di luglio scorso.
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