Dopo una prima parte di giornata all'insegna dell'euforia, in scia al taglio dei tassi sui mutui a 5 anni da parte della Banca centrale cinese, rallentano il passo i mercati azionari europei che si avviano a chiudere in ordine sparso. In questo contesto il FTSE Mib, dopo essersi spinto oltre i 23.500 punti che rappresentano i top settimanali, torna sotto l'area dei 23.300 punti inviando nel breve termine un segnale di debolezza. Tra i titoli che a Piazza Affari si stanno mettendo in luce troviamo Diasorin. Andiamo a vedere i motivi.
Diasorin: marchio CE su nuovi test respiratori
Diasorin ha comunicato la marcatura CE riguardante l'Aries Flu A/B & RSV+SARS-Cov-2, un test per identificare e differenziare non solo i quattro virus respiratori più diffusi ma anche le infezioni che essi generano. Grazie ad un tempo di intervento minimo da parte degli operatori (due ore), offrirà ai laboratori clinici non solo una soluzione diagnostica automizzata ma soprattutto risultati utili in modo efficiente.
Il test, che arricchisce l'offerta già esistente da parte di Diasorin, sarà disponibile in tutti quei Paesi che accetteranno la marcatura CE. Inoltre questo risulterà poco invasivo per i pazienti, perchè basterà un singolo campione estratto con un tampone nasofaringeo per analizzare il singolo agente patogeno. Andiamo a vedere ora come sta rispondendo il titolo dopo queste notizie.
Azioni Diasorin: analisi tecnica e strategie operative
Situazione da monitorare attentamente sul titolo Diasorin, le cui quotazioni si stanno spingendo al test delle prime resistenze situate sui 121-122 euro. Nel caso in cui questi livelli dovessero essere superati, l'azione proseguirebbe il recupero partito nella seduta di ieri in direzione dei 126 euro e succesivamente verso l'area dei 134 euro. Nel caso in cui si realizzasse questa view, il movimento non cambierebbe il trend che sarebbe sempre confermato al ribasso. Per avere invece un vero e proprio segnale di forza, i corsi dovrebbero spingersi oltre i massimi di aprile 2022 situati sulla soglia dei 150 euro.
Al contrario, una rottura dei 110 euro andrebbe ad indebolire ulteriormente il titolo, aprendo la strada per un ritorno verso i minimi del marzo 2020 in area 95-96 euro. Nel caso di test di questi supporti, fondamentale diventerebbe la loro tenuta per evitare una prosecuzione delle vendite in direzione degli 83,70-84 euro.
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