Il 16 maggio sono partiti gli incentivi fiscali per i veicoli elettrici a batteria e le auto a basse emissioni in Italia, anche se solo dal 25 maggio sarà attivata la piattaforma informatica su cui i concessionari dovranno prenotare la pratica per i bonus.
A detta di Bestinver Securities questa è una notizia positiva per Stellantis, in quanto l'andamento delle immatricolazioni del gruppo è stato molto negativo nei primi 4 mesi di quest'anno nel Belpaese (-27% il mercato, -34% Stellantis), principalmente per l'attesa degli incentivi fiscali, il cui impatto è stato maggiore del problema della mancanza di chip dal lato dell'offerta.
Bestinver, che conferma il rating buy e prezzo obiettivo tra 26 e 28 euro su Stellantis, ha osservato che "i risultati raggiunti da Stellantis nel secondo semestre 2021 hanno mostrato che il gruppo è stato in grado di migliorare i propri margini nonostante il forte calo dei volumi: le spedizioni in Europa sono diminuite del 32% nel secondo semestre dello scorso anno a 1,20 milioni, mentre i ricavi netti nella regione sono diminuiti solo del 20% a 27,0 miliardi di euro, con un margine ebit in aumento di 90 punti base al 9,4%, grazie al forte potere di determinazione dei prezzi e al miglior mix".
Secondo le stime, il titolo scambia a un multiplo prezzo/utile 2022 di 3,1 volte contro le 5,4 volte del settore, a un multiplo ev/ebit di 2,1 volte (3,8 volte il settore) con un rendimento del free cash flow del 15,2% (12,9% il settore) e del dividendo dell'8,7% (4,5% il settore).
Inoltre, nell'ultima analisi di Berenberg sul settore automobilistico inoltre gli esperti della banca di investimento coprono per la prima volta sette grandi produttori automobilistici globali, tra i quali c’è Stellantis (rating buy con prezzo obiettivo a 21 euro).
JP Morgan vede una certa ripresa del settore nel secondo semestre 2022, ma ha cancellato "ogni speranza" di vedere una ripresa della crescita della produzione per l'intero anno a causa delle continue interruzioni.
L’istituto statunitense ha ridotto le stime sulla produzione automobilistica globale a -1% dal +4% per il 2022 e per il 2023 ha previsto una normalizzazione delle criticità attuali (guerra in Ucraina, interruzione della fornitura di chip, impatto Covid-19 sull'economia cinese) e un rimbalzo della produzione del 7%.
Azioni Stellantis: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di breve termine di Stellantis mostra segnali di forza a Piazza Affari, dopo che i corsi hanno rimbalzato dal supporto statico in area 12,15 euro il 27 aprile scorso. Un altro importante evento a favore delle forze rialziste è stato la rottura della linea di tendenza discendente che collega i massimi registrati a gennaio e febbraio 2022, ora transitante a 13 euro.
Una chiusura giornaliera al di sopra dei 14,20 euro potrebbe favorire l’implementazione di strategie di matrice rialzista con primo obiettivo di profitto identificabile in area 15,50 euro, prossima resistenza orizzontale lasciata in eredità dai massimi segnati il 29 marzo scorso.
Successivamente i corsi potrebbero essere trasportati in area 17,50 euro, massimi abbandonati con il ribasso iniziato il 23 febbraio scorso. La positività di breve termine verrebbe compromessa con la rottura del supporto a 12,15 euro, movimento che potrebbe consentire ai venditori di mirare alla successiva area di concentrazione di domanda a 11 euro.
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