Autentica debacle del titolo Sony nella Borsa di Tokyo nella seduta di questa notte. Le azioni del gigante giapponese dell'elettronica di consumo hanno chiuso le contrattazioni con una perdita del 12,79%, la più grande in un giorno da quando è iniziata la pandemia.
Ad aver innescato l'ondata furiosa di vendite l'accordo di acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft per 75 miliardi di dollari. Il gruppo fondato da Bill Gates ha messo le mani sul colosso del gaming per tracciare la strada per il metaverso, ma in questo modo rappresenta una seria concorrente nel settore dei videogiochi proprio per Sony.
Sony: perché sono crollate le azioni
Secondo voci tra gli azionisti di vecchia data del conglomerato di Nihonbashi, Tokyo, la ragione vera del sell-off è che ora il mercato si aspetta una mossa altrettanto onerosa da parte di Sony per rispondere all'offensiva di Microsoft. Questa potrebbe riguardare sia una controfferta per Activision Blizzard o molto più probabilmente un altro target che comunque sarebbe costoso.
Infatti la notizia di ieri ha fatto salire nella notte le quotazioni dei titoli Square Enix e Capcom rispettivamente del 3,72% e del 4,57%, in quanto le aziende potrebbe entrare nella sfera delle possibili acquisizioni di Sony. Il tema delle fusioni adesso ha investito diversi player del settore, al punto che anche le azioni di Nintendo e Konami sono state oggetto di attenzione da parte dei trader.
È chiaro ora che l'attesa dei risultati trimestrali di Sony in programma tra 2 settimane diventa bollente, perché l'azienda dovrà comunicare cosa intenda fare dopo che un suo diretto rivale ha concluso un accordo di questa portata.
Il problema è che adesso la multinazionale guidata da Kenichiro Yoshida si trova stretta tra 2 fuochi: non fare nulla lasciando spazio alla concorrenza oppure impegnarsi in una fusione molto dispendiosa. In entrambe le situazioni il mercato potrebbe reagire in maniera aggressiva nei confronti del titolo in Borsa.
Sony: le opinioni degli analisti sul calo delle azioni
La principale preoccupazione che ha colpito gli investitori di Sony nello specifico è che il servizio in abbonamento di Microsoft, Xbox Game Pass, che consente agli utenti di giocare su diverse piattaforme, rischi di travolgere la leadership di Sony sulla Playstation. Alcuni analisti tuttavia reputano che la reazione del mercato sia eccessiva.
Secondo David Gibson, analista di MST Financial, Microsoft potrà rendere esclusivo il franchise di Activision Call of Duty, il che sarebbe un suicidio economico. Al mercato però questo non interessa al momento poiché pensa che tutto quanto servirà a rafforzare la loro piattaforma. A questo punto Sony potrebbe rivolgersi ad altri editori come Electronic Arts, pagando l'esclusiva per un certo periodo in modo da supportare la Playstation.
Ad ogni modo per Gibson è difficile che il leader giapponese risponda in tempi brevi all'iniziativa di Microsoft, pertanto il deal della società fondata da Bill Gates con Activision potrebbe non essere così negativo per Sony come viene invece percepito dal mercato.
A giudizio di Damian Thong, analista del settore tech presso Macquarie a Tokyo, il passo compiuto da Microsoft si inquadra in un contesto dove il business del gaming è in fase di maturazione e la concorrenza si fa più viva per prendere vantaggio sugli altri e conquistare quote di mercato. In tutta risposta Sony dovrebbe quindi acquisire giochi multiplayer che funzionano su piattaforme in PC e dispositivi mobili se vuole essere all'altezza, il che però risulta essere oneroso.