Il proseguimento del conflitto in Ucraina, con la Russia che bombarda la più grande centrale nuclerare dell'Europa, impatta sui futures del Vecchio Continente che sono impostati in terreno negativo. In questo contesto il nostro FTSE Mib, dopo aver chiuso leggermente sotto la soglia dei 24.000 punti, è atteso al test dei prossimi supporti a 23.500 punti e a seguire sui 23.300 punti. Al rialzo primi segnali di positività si avrebbero con il ritorno delle quotazioni oltre l'area dei 25.000 punti.
Tra i titoli che andremo a monitorare nella seduta odierna troviamo Brembo che ha comunicato i conti del 2021. Basteranno i buoni numeri ad arginare la fase ribassista in essere sul titolo? Andiamo a vederli nello specifico.
Azioni Brembo: i risultati finanziari del 2021
Nonostante un contesto di mercato difficile, con i costi di produzione che hanno pesato sul quarto trimestre, la società ha chiuso positivamente il 2021. I ricavi netti consolidati sono aumentati del 25,8% rispetto al 2020, a 2,777 miliardi di euro (+26,2% a parità di cambi) e del 7,2% rispetto al 2019.
A livello geografico tutti i mercati in cui il gruppo è presente sono migliorati. A trainare i ricavi sono state in particolar modo le applicazioni per motocicli che hanno rappresentato il 55,2%. Per quanto riguarda il margine operativo lordo, questo è aumentato dai 388,7 milioni del 2020 agli attuali 502,7 milioni, anche se nella seconda metà dell'anno la società ha dovuto affrontare forti rincari dei costi di produzione, soprattutto per quanto riguarda metalli ferrosi, energia e costi di logistica.
Una buona parte degli aumenti è stata recuperata attraverso gli abituali meccanismi di indicizzazione automatica dei contratti in essere con i principali clienti. Oltre a questo, la carenza globale di microchip che sta influenzando il settore automotive, pur non avendo un impatto diretto perla società , ha creato notevole volatilità negli ordini da clienti, non consentendo una gestione ottimale della capacità produttiva.
L'utile netto batte di poco le attese degli analisti fermandosi a 215,5 milioni in rialzo del 58%. Scende anche l'indebitamento finanziario netto che passa dai 483,3 milioni di euro del 2020 agli attuali 411,8 milioni di euro.
Nel solo quarto trimestre 2021 i ricavi sono cresciuti del 13,4% a 735,8 milioni di euro, l'Ebitda si è attestato a 121 milioni di euro, con il margine sceso al 16,4% dal 18,7% e l'utile netto a 46,9 milioni (-0,4%). La società ha proposto un dividendo di 0,27 euro per azione e un piano di buy-back fino a un massimo di 8 milioni di azioni per un importo massimo in acquisto di 144 milioni di euro.
Per quanto riguarda il nuovo anno, questo si è aperto positivamente per quanto riguarda i volumi e la saturazione della capacità produttiva. La società sta inoltre osservando con attenzione sia la crisi Ucraina (nessuna presenza produttiva nell'area) che l'approvvigionamento ed i cosi delle materie prime.
Azioni Brembo: analisi tecnica e strategie operative
Per le azioni Brembo, il trend ribassista partito ad inizio del 2022 continua ad essere presente, con le quotazioni che nella giornata di ieri si sono spinte sotto i minimi del 2021 posti sulla soglia dei 10 euro. Dal punto di vista tecnico, il mancato recupero di questi livelli dovrebbe far proseguire la fase discendente in direzione dei prossimi target ribassisti in area 9,20 euro e a seguire verso la soglia dei 9 euro.
Al contrario, la ripresa dei 10 euro dovrebbe innescare un rimbalzo del titolo che avrebbe nel caso un primo target dei 10,6 e a seguire 11 euro senza cambiare la view ribassista in essere. Per avere un rafforzamento della struttura grafica di fondo il titolo dovrebbe tornare oltre la soglia dei 12 euro con possibili allunghi in direzione dei 12,40-12,50 euro.