È arrivato il momento di tornare a comprare i titoli tecnologici a Wall Street? Sono in molti a osservare attentamente la situazione in questi momenti in cui sembra che il
NASDAQ si sia svegliato da torpore.
Nel primo semestre 2022 l'indice tecnologico ha perso quasi il 30%, martellato dal'aumento dei tassi d'interesse da parte della
Federal Reserve che ha spinto al rialzo i rendimenti sul mercato. Quando questi crescono, le società tech devono affrontare un onere maggiore per raccogliere capitali sul mercato al fine di sostenere i propri investimenti. Allo stesso tempo i ritorni futuri a lunga scadenza sono scontati a un tasso maggiore e quindi risultano essere meno preziosi ai valori attuali.
Nell'ultimo periodo però due fattori hanno giocato a favore. Il primo riguarda la ripresa di slancio del mercato azionario dopo essere finito in territorio ribassista qualche settimana fa. Questo potrebbe significare che i titoli con più alta potenzialità di crescita sostengano un rimbalzo più vigoroso.
Il secondo allude proprio ai rendimenti obbligazionari sul mercato. Dopo un'incursione verso un rendimento del 3,5% dei titoli di Stato USA a 10 anni, vi è stato un calo e una stabilizzazione intorno al 3%, nonostante l'inflazione americana continui a crescere e la Fed a mantenere alta l'aggressività della politica monetaria. Questo ne va tutto a vantaggio delle valutazioni dei flussi reddituali futuri attualizzati delle società legate alla crescita.
Big tech: quali azioni comprare?
Al di là delle considerazioni generiche sui titoli tecnologici, vi sono tre big tech a Wall Street che sono diventati molto appetibili per condizioni interne.
La prima è Netflix. Il gigante dello streaming ha fatto tirare un grosso sospiro di sollievo agli investitori nell'
ultima trimestrale, quando ha annunciato che la perdita di abbonati nel secondo quarto è stata meno della metà dei 2 milioni che la società aveva previsto durante la chiamata agli utili del primo trimestre. Non solo, Netflix ora ha previsto di
aggiungere nuovi abbonati per il trimestre in corso.
Le prospettive per l'azienda cominciano a diventare interessanti, perché essa ha individuato il modo per far crescere i propri guadagni sia attraverso la pubblicità che mediante l'eliminazione della condivisione degli account. Gli analisti prevedono che queste misure faranno aumentare gli utili fino al 15% nei prossimi tre anni. In aggiunta a tutto questo c'è da dire che il prezzo delle azioni è molto a sconto rispetto all'inizio del 2022, da cui è partito un sell-off che ha fatto perdere al titolo circa il 64%.
La seconda big tech da attenzionare è il colosso delle schede grafiche Nvidia. La società si affaccia al
metaverso e, secondo gli analisti, il nuovo software per i nuovi prodotti del mondo virtuale consentiranno di monetizzare profitti che cresceranno a un tasso annuo del 17% per i prossimi tre anni. Quest'anno il titolo ha perso in Borsa circa il 39%, ma è rimbalzato del 28% dai minimi di luglio.
La terza grande azienda tecnologica su cui puntare è Salesforce. In base alle stime di Wall Street, il colosso del cloud computing potrebbe crescere in termini di EPS a un tasso annuo del 14% nel prossimo triennio, con l'adozione del cloud che sta sempre più prendendo piede nelle aziende. Quest'anno le azioni in Borsa sono scese del 27%, con una ripresa dai minimi di maggio che ha portato a una performance quasi del 20%.