Netflix vola nell'after hours di Wall Street (+7,85%), dopo la pubblicazione della trimestrale a mercati chiusi che ha riportato una perdita del numero di abbonati inferiore rispetto alle previsioni della società. Il gigante dello streaming TV stimava un calo nel trimestre di 2 milioni di utenti, ma ne ha visti ridurre meno della metà, ovvero solo 970 mila. Questo era un numero molto attenzionato da investitori e analisti, forse di più rispetto ai numeri finanziari.
Da quando durante la guidance del primo trimestre Netflix aveva riferito delle previsioni tetre per i mesi a venire, infatti, in Borsa si era creato un putiferio, con gli investitori che si sono sempre più allontanati dalle azioni della società. L'unico neo sugli abbonati riguarda le proiezioni per il terzo trimestre, dove Netflix stima un'aggiunta di 1 milione di iscritti, mentre il consensus ne prevedeva 1,8 milioni.
Un altro aspetto molto importante che è emerso dalla trimestrale riguarda l'iniziativa di supportare l'offerta con la pubblicità. L'azienda ha comunicato che inizierà dal 2023 con il nuovo sistema e Microsoft sarà il suo partner nell'offerta, come del resto si sapeva. Nella lettera agli azionisti, Netflix ha specificato che all'inizio ci sarà una concentrazione in una "manciata di mercati in cui la spesa pubblicitaria è significativa", ma "tra qualche anno l'attività pubblicitaria sarà probabilmente molto diversa rispetto a ora".
Netflix non ha detto quanto prevede di investire nel nuovo servizio, ma ha affermato: "La nostra speranza è quella di creare un modello di pubblicità televisiva migliore di quello lineare, che sia più fluido e rilevante per i consumatori". Questa operazione ha visto l'opposizione finora del co-fondatore dell'azienda Reed Hastings, che teme una perdita di reputazione della piattaforma come luogo in cui gli spettatori possono rilassarsi lontano dagli annunci.
Il colosso con sede a Los Gatos, California, ha fatto notare di aver iniziato con il piano per impedire la condivisione dell'account, o meglio per renderla a pagamento. Attualmente la società sta facendo alcuni test in America Latina, che possono dare il via libera a un lancio più ampio nel 2023. La società ha stimato che 100 milioni di famiglie condividono il servizio senza pagare l'abbonamento.
Quanto ai contenuti, Netflix ha parlato di Stranger Things come una grande vittoria per il marchio, dopo aver raggiunto il record di spettatori dietro Squid Game. Adesso l'azienda sta offrendo film a grande budget e tutti gli episodi di nuovi spettacoli in una volta, in modo che il servizio per gli abbonati sia sempre molto ricco.
Netflix: i numeri della trimestrale
Concentrandosi sull'aspetto economico-finanziario dei dati trimestrali, nel complesso quanto rilasciato dall'azienda può considerarsi positivo. La società ha prodotto 1,4 miliardi di profitti, con gli utili per azione che sono stati di 3,20 dollari battendo le stime degli analisti a 2,94 dollari. I ricavi invece sono arrivati a 7,97 miliardi di dollari, contro gli 8,035 miliardi pronosticati dal mercato.
Netflix ha riferito che a incidere sulle sue entrate internazionali ha contribuito molto l'impatto della forza del dollaro USA. Infatti, il 60% del business di punta di Netflix si concentra fuori dal territorio americano e questo rappresenta un danno per i ricavi dell'azienda con il dollaro forte perché, essendo espressi in valuta locale, subiscono l'effetto cambio quando vengono convertiti nella moneta nazionale.
Il rallentamento della crescita dei ricavi è da imputare anche ad altri fattori, secondo la società, come una maggiore concorrenza, la crescita economica più lenta, la guerra Russia-Ucraina e la condivisione degli account. "Ora abbiamo avuto più tempo per capire questi problemi, così come il modo migliore per affrontarli", ha concluso la società.