La buona chiusura di Wall Street nella serata di ieri impatta sui futures del Vecchio Continente che, impostati in terreno positivo, anticipano un inizio di giornata all'insegna degli acquisti. In un contesto di breve periodo che rimane volatile, il FTSE Mib ripartirà dai 26.400 punti, cercando di spingersi oltre i 26.650 punti.
Sopra questi livelli, si potrebbero verificare allunghi in direzione dei 26.800 punti e, a seguire, dei 27.000 punti. Nella giornata odierna nella nostra watchlist troviamo Banco BPM, che nella serata di ieri ha comunicato i conti del 2021.
Azioni Banco BPM: i risultati finanziari del 2021
Banco BPM chiude il 2021 con un utile netto adjusted di 710 milioni di euro, con un balzo del 114,9% su base annua. L'utile netto del gruppo bancario, a 569 milioni di euro su base stated (21 milioni di euro nel 2020), batte anche la guidance ed è il risultato migliore dalla nascita del gruppo.
Il Consiglio di Amministrazione dell'istituto ha deciso di proporre alla prossima assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo in contanti di 0,19 euro per azione, per una distribuzione complessiva di 287,9 milioni di euro.
Per l'Amministratore Delegato, Giuseppe Castagna, i conti del 2021: "ci permettono di proporre ai nostri azionisti un dividendo pari a un pay-out del 50%, un livello decisamente superiore agli obiettivi del piano strategico e che apre la strada a un possibile ulteriore incremento della remunerazione entro l'orizzonte del piano", che potrebbe tradursi in un incremento del pay-out o in un buyback.
Il gruppo a fine 2021 ha registrato un CET1 ratio phased-in al 14,7%, in aumento rispetto al 14,5% del settembre dello scorso esercizio. Banco BPM prevede per il primo semestre del 2022 un ulteriore derisking per circa 1 miliardo di euro: il rapporto fra sofferenze lorde e impieghi lordi scenderebbe al 4,8%. In questo contesto di mercato il management non vede al momento opportunità di fusioni.
Azioni Banco BPM: analisi tecnica e strategie operative
Le azioni Banco BPM si trovano inserite all'interno di una tendenza rialzista. Se la zona dei 3 euro dovesse essere superata, le quotazioni potrebbero mettere sotto pressione i massimi del 2021, posti nei pressi dei 3,10 euro.
L'eventuale rottura di questa zona aprirebbe le porte ad ulteriori target ambiziosi fino ai top del 2017, a 3,35-3,40 euro. In questo caso, le fasi correttive verso i supporti a 2,88-2,90 euro avrebbero la possibilità di essere considerate delle occasioni di acquisto. Al contrario, sarà solo con discese sotto i 2,60-2,625 euro che il titolo invierebbe un segnale di debolezza con primi target ribassisti situati in area 2,50 euro e a seguire 2,375 euro.