È una giornata contrassegnata dalla debolezza quella odierna sui principali mercati azionari europei, che continuano a pagare i timori riguardanti l'inflazione e di conseguenza di Banche centrali aggressive in tema di tassi di interesse.
In questo contesto il nostro FTSE Mib che, nelle prime ore di contrattazione si era spinto verso le prime resistenze poste in area 26.650 punti, torna sotto la parità lasciando aperte le porte per un test sulla soglia dei 26.000 punti. Tra i titoli che riescono a tenere le posizioni troviamo CNH Industrial, che ha accelerato al rialzo dopo la presentazione dei dati del 2021.
Azioni CNH Industrial: i dati del 2021
Nel 2021, ultimo anno prima dello spin-off di Iveco, la società ha realizzato un utile netto a 1,76 miliardi di dollari, oltre il consenso posto a 1,699 miliardi di dollari. Il risultato diluito per azione adjusted pari a 1,35 dollari (0,28 nel 2020). I ricavi consolidati sono stati di 33,4 miliardi, in aumento del 28% a/a e sopra le previsioni di 31,06 miliardi di dollari.
Numeri importanti sono arrivati inoltre dall'EBIT adjusted delle attività industriali, che ha raggiunto quota 2,114 miliardi di dollari (2,105 miliardi di dollari la stima del consenso), il più alto nella storia della società. Positivo anche il free cash flow delle attività industriali, che si è attestato a 1,751 miliardi di dollari con un indebitamento totale sceso a fine esercizio a 23,7 miliardi di dollari dai 26,1 miliardi di dollari a fine 2020.
La guidance prevista per quest'anno vede un aumento delle vendite nette delle attività industriali tra il 10% e il 14%, spese generali, amministrative e di vendita inferiori o uguali al 7,5% dei ricavi netti e un free cash flow superiore a 1 miliardo di dollari. Per quanto riguarda le spese di ricerca e sviluppo e investimenti, l'attesa è che siano in crescita a circa 1,4 miliardi di dollari (+40% rispetto al 2021).
Azioni CNH Industrial: analisi tecnica e strategie operative
Dopo essersi spinto a dicembre 2021 oltre la soglia dei 15 euro, le azioni CNH Industrial hanno intrapreso a gennaio un trend discendente che oggi ha spinto le quotazioni fin sotto la media mobile a 200 giorni, in area 12,55 euro. In concomitanza dell'uscita dei dati, i prezzi hanno innescato un recupero che potrebbe spingersi in direzione delle prime resistenze di breve poste sui 13,70 euro.
Nel caso in cui il titolo riuscisse a superare anche questi livelli, si avrebbe un segnale di ripresa delll'uptrend di fondo, con primi target sulla soglia dei 14 euro. Al contrario la mancata rottura delle prime resistenze di breve verrebbe letta come un normale rimbalzo tecnico, che aprirebbe le porte a nuove vendite con il ritorno delle quotazioni verso i 13 euro e, a seguire, 12,55 euro.