Il dato arrivato dall'inflazione statunitense scesa meno le attese degli analisti, impatta sui mercati azionari europei che, dopo quattro sedute consecutive al rialzo, si avviano a chiudere in generale ribasso. In questo contesto il FTSE Mib si riporta sotto i 21.500 punti e apre le porte per un test sui 21.250-21.300 punti e, successivamente, sui 21.000 punti.
Tra i titoli che ancora una volta risultano sotto osservazione troviamo Banca MPS, che si è resa protagonista di un importante rally durante le ultime giornate. Andiamo a vedere i motivi di questo recupero.
Banca MPS: Lovaglio accelera i tempi sull'aumento di capitale
Nell'articolo di ieri mattina scrivevamo che potevano essere giorni caldi quelli attuali per la banca senese, che tra 48 ore andrà a ratificare nel CdA straordinario l'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro. In effetti, la seduta di ieri ha visto un vero e proprio rally per le azioni Banca MPS, che hanno chiuso in rialzo del 20% in scia alle indiscrezioni che vedrebbero Anima Holding partecipare al rafforzamento patrimoniale con una cifra compresa tra i 150 e i 250 milioni di euro.
Inoltre, ad impattare positivamente sul sentiment è anche l'intenzione dell'Amministratore Delegato, Luigi Lovaglio, di accelerare le tempistiche dell'AdC per evitare interferenze con l'avvicinarsi delle elezioni politiche. In questo contesto, solo 24 ore fa il responsabile economico di Fratelli d'Italia aveva invitato la banca senese a ritardare l'operazione fino a quando non ci sarà un nuovo Governo.
Azioni Banca MPS: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le attese nel breve e medio periodo sul titolo. Il rally delle ultime sedute ha riportato i prezzi di Banca MPS oltre la trendline ribassista che parte dai massimi di luglio 2022, transitante in area 0,36 euro. Una conferma oltre questi livelli verrebbe letto positivamente dal mercato, aprendo la strada ad ulteriori apprezzamenti dei corsi in direzione degli 0,40 euro.
L'eventuale rottura di queste aree resistenziali potrebbe far proseguire il recupero in direzione degli 0,445-0,45 euro. Per avere però un vero e proprio segnale capace di migliorare la struttura grafica, i prezzi dovrebbero spingersi oltre i massimi di luglio situati nei pressi degli 0,54 euro.
Al contrario, il ritorno del titolo sotto gli 0,36 euro potrebbe innescare una nuova fase discendente che avrebbe un primo target sugli 0,33-0,325 euro e successivamente la soglia degli 0,30 euro. Un'eventuale discesa sotto quest'ultimi sostegni andrebbe a riportare l'azione verso i minimi di sempre posti nei pressi degli 0,28 euro e a seguire gli 0,25 euro
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