Il dato proveniente dallo ZEW tedesco, risultato ampiamente sotto le attese degli analisti, indebolisce ulteriormente il sentiment sui principali mercati azionari europei che si avviano a chiudere la giornata in generale territorio negativo. Con il focus che rimane sempre rivolto sia all'inflazione che ai timori di una recessione, il FTSE Mib manca il recupero dei 21.500 punti. Sotto questi livelli è possibile una prosecuzione delle vendite verso i 21.250-21.300 punti e a seguire 21.000 punti. Tra i titoli da monitorare a Milano troviamo Banca MPS dopo le dichiarazione dell'Amministratore Delegato, Luigi Lovaglio, davanti alla Commissione di Inchiesta delle banche. Andiamo a vedere i punti più salienti.
Banca MPS: pronto aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro
Davanti alla Commissione di inchiesta delle banche, l'Amministratore Delegato di Banca MPS, Luigi Lovaglio, ha presentato le linee guide del nuovo aumento di capitale che l'istituto senese si appresta a lanciare. Questo dovrebbe essere annunciato dopo la presentazione della trimestrale, attesa ad agosto, e l'importo sarà di 2,5 miliardi di euro. Quasi un terzo di questi proventi saranno utilizzati per finanziare i prepensionamenti di 3.500 dipendenti, come stabiliti nel nuovo Piano industriale.
All'operazione, che non avrà effetti diluitivi sulla quota in mano al MEF, non sono solo interessati i due partner strategici Axa e Anima ma, secondo alcuni rumors, anche investitori importanti come Algebris, il fondo inglese Toscafund e l'imprenditore francese Denis Dumont. Questi soggetti avrebbero mostrato interesse dopo il road show di Londra.
Azioni Banca MPS: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce lo studio del grafico. Non si arresta il trend ribassista presente sul titolo Banca MPS, dove al momento ogni rimbalzo viene visto come una nuova occasione per aprire posizioni ribassiste. Nel breve termine la rottura dei minimi posti sugli 0,45 euro andrebbero ad indebolire ulteriormente l'azione, aprendo la strada a nuove vendite che avrebbero un prossimo target sugli 0,4 euro e a proseguire gli 0,35 euro.
In questo contesto eventuali rimbalzi sotto gli 0,68 euro verrebbero visti come delle nuove occasioni per valutare strategie short. Al contrario, solo con la rottura degli 0,68 euro le quotazioni invierebbero un primo segnale di positività, che aprirebbe la strada ad un recupero dei prezzi in direzione degli 0,75 euro e successivamente verso i massimi di giugno posti sulla soglia degli 0,8 euro. Nell'eventualità che si realizzasse questa ipotesi, sarà solo con il superamento di quest'ultime aree resistenziali che si avrebbe un rafforzamento della struttura grafica del titolo.
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