Inizio di settimana ancora all'insegna degli acquisti sui principali mercati azionari del Vecchio Continente che si avviano a chiudere in rialzo, anche se distanti dai massimi giornalieri. In questo contesto il FTSE Mib si porta sopra i 24.750 punti, ma manca al momento la conferma oltre la soglia dei 25.000 punti. Dal punto di vista operativo sarà solo oltre questi livelli che si avrebbe una continuazione del trend rialzista.
Tra i titoli da monitorare troviamo Banca MPS, in scia alle dichirazioni che stanno arrivando dal ministro dell'Economia Daniele Franco in merito al piano industriale approvato nel dicembre 2021. Andiamo a vedere i punti più importanti.
Banca MPS: quale futuro per la banca italiana?
Chiamato in un audizione davanti alle Commissioni Finanze riunite di Camera e Senato, il Ministro Franco ha sottolineato che, con il cambio ai vertici di Banca MPS, il piano approvato a fine anno è in corso una possibile revisione da parte del nuovo Amministratore Delegato, Luigi Lovaglio.
Ricordiamo che il Piano prevedeva un aumento di capitale da 2,5 milardi e aveva come obiettivi la semplificazione della struttura, un consolidamento del processo di derisking, investimenti per digitalizzazione ed infine un processo di razionalizzazione per incidere sui ricavi ed i costi.
Sulla base di quanto programmato a fine 2021, la banca senese dovrebbe registrare una consistente perdita di esercizio per l'anno in corso e un ritorno all'utile nel 2023. Per il MEF sarà solo dopo l'aumento di capitale, il quale dovrà anche ridare fiduca ai mercati, che ci saranno le condizioni per far uscire lo Stato come azionista di maggioranza e aprire la porta ad una privatizzazione dell'istituto senese.
Al riguardo questa operazione dovrà assicurare a MPS un futuro importante non solo nel sistema bancario italiano ma anche europeo. Il Ministero si farà promotore di soluzioni per salvaguardare i livelli occupazionali. In merito all'ipotesi di cessioni di alcuni sportelli a Mcc, il ministro ha sottolineato che importante sarà non "spezzettare" la banca.
Per quanto riguarda l'esposizione dell'istituto verso la Russia, questa risulta abbastanza modesta e non dovrebbe determinare problemi significativi. Infine per quanto riguarda l'eventuale partner non ci sono preclusioni verso istituti stranieri. Andiamo a vedere cosa ci suggerisce il grafico del titolo.
Azioni Banca MPS: analisi tecnica e strategie operative
Dopo aver toccato il 7 marzo 2022 i suoi minimi di periodo in area 0,70 euro, le azioni Banca MPS hanno innescato un rimbalzo che al momento non è riuscito a spingersi oltre i massimi del 2022, posti oltre la soglia dell'euro.
Nel breve sarà di fondamentale importanza la tenuta dei primi sostegni, situati nei pressi degli 0,96 euro, per avere una continuazione del recupero verso l'euro e a seguire 1,05-1,055 euro. Solo con la rottura di queste resistenze il titolo invierebbe un segnale di forza aprendo la porta per allunghi verso gli 1,13 euro e a seguire 1,25 euro.
Al contrario, discese sotto gli 0,96 euro tornerebbero ad indebolire le quotazioni con primi target nei pressi degli 0,92 euro e successivamente 0,875 euro. La tenuta di questi supporti eviterebbe ai prezzi un ritorno verso i minimi di 0,7 euro.