Baidu sta cercando di imporsi come un importante player nel settore dei chip legati all'intelligenza artificiale. In Cina, la competizione si sta facendo serrata per colmare il vuoto lasciato da Nvidia, a cui il governo statunitense ha impedito di fornire i suoi potenti semiconduttori di fascia alta alle aziende cinesi. Di conseguenza, i progettisti e produttori locali di chip, come Huawei, si stanno adoperando per fornire il supporto necessario a tenere il passo della tecnologia che sta cambiando il mondo.
Baidu è diventata grande come motore di ricerca online, che rappresenta il suo core business. Tuttavia, negli ultimi anni ha diversificato la sua attività, introducendosi nel business della guida autonoma e dell'intelligenza artificiale, anche attraverso il progettista di chip Kunlunxin, che controlla.
L’azienda ha tracciato un piano di cinque anni per i suoi semiconduttori AI Kunlun, con il lancio dell’M100 nel 2026 e dell’M300 nel 2027, che si uniranno a quelli già sviluppati internamente nei data center per eseguire i modelli di intelligenza artificiale Ernie. Nel business, Baidu trae profitto anche vendendo i chip ad altri costruttori di data center e affittando capacità di calcolo attraverso il suo cloud.
Baidu: vincerà la sfida sui chip AI?
Non è solo l’amministrazione USA ad aver ostacolato la spedizione dei chip Nvidia in Cina, ma anche il governo cinese, esortando le aziende locali a non comprare i chip H20 meno potenti e progettati per il mercato cinese dal colosso americano, così da spingerle alla produzione interna. Su questo terreno si stanno muovendo tutte le grandi società tech cinesi, come Huawei, Alibaba e Tencent, formando un’arena competitiva molto forte. Baidu intende occupare un ruolo di primo piano e gli ordini nazionali dei suoi chip, per ora, stanno dando buoni risultati.
“Kunlunxin è emersa come uno sviluppatore di chip AI nazionale, concentrandosi su prodotti ad alte prestazioni per l’addestramento e l’inferenza di grandi modelli linguistici (LLM), cloud computing e carichi di lavoro nelle telecomunicazioni e nelle imprese”, hanno dichiarato gli analisti di Deutsche Bank in una nota.
Anche JP Morgan Chase ritiene che “il chip AI di Kunlun sia uno dei meglio posizionati”, in un contesto in cui “la domanda di calcolo AI in Cina rimarrà intensa e gli hyperscaler si approvvigioneranno sempre più da fornitori locali di soluzioni”.
Secondo Nick Patience, responsabile dell’intelligenza artificiale presso The Futurum Group, Baidu oggi ha una grande opportunità a causa della carenza di chip in Cina. “La spinta di Baidu per i chip è sia una necessità sia un’opportunità”, ha detto.
"È una necessità perché le piattaforme cinesi non possono più contare su una quantità costante di GPU statunitensi; è un’opportunità perché ora esiste un mercato interno da miliardi di dollari per hardware di AI conforme sia alle regole di esportazione statunitensi sia all’agenda di autosufficienza di Pechino". In questo contesto, "se Baidu riesce a spedire in tempo generazioni Kunlun competitive, non risolve solo il proprio problema di approvvigionamento, ma diventa un fornitore strategico per il resto dell’industria cinese dell’AI", ha aggiunto.