Lo
shutdown del governo statunitense, le preoccupazioni sull'economia americana derivanti dalla debolezza del mercato del lavoro e le valutazioni azionarie a livelli estremamente elevati
non hanno spento l'entusiasmo degli investitori a Wall Street. Gli indici azionari viaggiano sui massimi storici, perché la febbre dell'intelligenza artificiale è ancora alta e il mercato si aspetta che la stagione delle trimestrali che sta per iniziare riservi sorprese positive sullo stato di salute delle aziende americane. Nel contempo, la Federal Reserve ha appena iniziato il ciclo dei tagli ai tassi di interesse.
Tutti questi fattori hanno contribuito ad aumentare l'affluenza di denaro negli ETF. Secondo gli strategist di Bank of America, l'afflusso nelle ultime tre settimane ha raggiunto il livello record di 152 miliardi di dollari.
Wall Street: ecco perché il rally potrebbe continuare
La corsa di Wall Street non si arresterà per i prossimi due mesi. A sostenerlo è l'
Equity Timing Indicator, che analizza 19 input tra cui i dati del mercato, quelli economici e il posizionamento dei trader per individuare punti di inflessione. Secondo quanto suggerito dall'indicatore,
l'indice S&P 500 ha una probabilità dell'82% che continui a salire a ottobre e novembre, guadagnando in media il 4%. "Se sei rialzista, questa è ovviamente una buona notizia", ha detto Alexander Altmann, responsabile globale delle strategie tattiche azionarie di Barclays. "Se sei ribassista, potresti aspettare più a lungo un calo per acquistare".
La caratteristica peculiare dell'indicatore di Barclays è che si concentra sui fondamentali e non sul sentiment. Questo permette di contrapporsi alla tesi che i trader sono diventati troppo esuberanti. "Gli indicatori del sentiment hanno uno scarso potere predittivo per i rendimenti di mercato a termine e tendono ad essere misure casuali", ha detto Altmann. Da qui la spiegazione che gli investitori hanno continuato ad accumulare azioni nonostante i rischi sopra citati.
Un aspetto interessante è che l'indicatore ha previsto il rally di settembre, nonostante la maggior parte degli osservatori finanziari avesse avvertito della classica debolezza stagionale dell'indice S&P 500. "Nessun modello è perfetto", ha precisato Altmann, "ma questo è un buon punto di partenza da utilizzare in un dato giorno per aiutare a dare un riferimento a quale sarà la probabilità di un sell-off o di un rally nei prossimi uno o due mesi".
Occhio alla stagione delle trimestrali
A metà ottobre prenderà il via la stagione delle trimestrali negli Stati Uniti, con le grandi banche che scenderanno in campo per prime. Secondo gli strategist di Goldman Sachs, le società Usa registreranno utili migliori del previsto, grazie a un'economia robusta e a solide prospettive sul fronte dell'intelligenza artificiale. "Le stime sono ora troppo prudenti alla luce dei dati economici durante il trimestre", ha affermato il team guidato da David Kostin, secondo cui sarà ancora una volta decisivo l'apporto delle Magnifiche Sette.
Attualmente, gli analisti monitorati da Bloomberg Intelligence prevedono una crescita dei guadagni dell'S&P 500 del 7,2% nel terzo trimestre, l'aumento minore degli ultimi due anni. Inoltre, stimano la crescita delle vendite al 5,9%, contro il +6,4% del trimestre precedente. Kostin è tra gli strategist a Wall Street che ha alzato l'obiettivo per l'indice S&P 500 in quanto ritiene che ci sarà uno scarso impatto dei dati statunitensi. "Le aziende hanno mantenuto i margini di profitto", ha detto.