In una seduta ricca di dati macro-economici provenienti da oltreoceani, i futures del Vecchio Continente impostati in terreno positivo anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti sui listini europei. In questo contesto e con il focus sempre rivolto alle prossime mosse delle banche centali in tema di tassi di interesse, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 31.400 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi in direzione dei 31.500-31.600 punti e a seguire 31.750 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero con la perdita dei 31.000 punti e primi obiettivi situati sui 30.800 punti e successivamente i 30.600 punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna troviamo Telecom Italia, che nella serata di ieri ha diffuso i dati del 4° trimestre e del 2023. Andiamo a scoprirli nello specifico.
TIM: ricavi in miglioramento nel 2023
Il Gruppo telefonico italiano ha comunicato i dati del 2023 che hanno visto i ricavi pari a 16,3 miliardi di euro, in aumento del 3,2% rispetto ai 15,79 miliardi che si erano avuti nel 2022 e leggermente sopra al consensus degli analisti che si aspettava ricavi per 16,27 miliardi. Nel corso dell'anno passato in aumento è stato il margine operativo lordo, che è salito da 5,35 miliardi a 5,71 miliardi di euro. Per quanto riguarda l’Ebitda organico, al netto delle componenti non ricorrenti, si è attestato a 6,38 miliardi di euro con un’incidenza sui ricavi del 39,2% e si confronta con i 6,04 miliardi di euro dell'anno precedente e un’incidenza sui ricavi del 38,2%.
Ricordiamo che le attese degli analisti indicavano un Ebitda organico di 6,36 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2023 l’indebitamento finanziario netto rettificato è salito a 25,66 miliardi di euro, rispetto ai 25,36 miliardi di inizio anno. Il Gruppo ha sottolineato che la crescita di questo è dovuto all’effetto netto della positiva dinamica operativa a cui si sono contrapposti i fabbisogni della gestione finanziaria e fiscale, dei debiti per leasing e del pagamento dei dividendi in Brasile.
A proposito di Brasile la controllata TIM Brasil nel corso del 2023 registra ricavi totali e da servizi in crescita rispettivamente del 10,7% ed un'Ebitda in aumento del 14,7%. La forte performance della società, che ha registrato il miglior free cash flow operativo della sua storia, ha permesso di superare i target per il 2023, migliorando significativamente anche la remunerazione per gli azionisti, che ha superato i 2,9 miliardi di reais. Per quanto riguarda le altre business unit quella Consumer chiude l'anno con ricavi e servizi in calo del 4,7% e 4,2%, mentre in rialzo risultanto Tim Enterprise, con ricavi in rialzo del 4,6% e servizi del 5,1%, e Netco che vede ricavi in aumento del 3,7% e servizi in leggero calo dello 0,2%.
Dando uno sguardo al 4° trimestre i ricavi si sono attestati a 4,34 miliardi di euro, in crescita del 2% rispetto ai 4,26 miliardi ottenuti nel 4° trimestre del 2022, risultando oltre le attese degli analisti che si aspettavano 4,32 miliardi di euro. Su questi numeri impattano la buona performance dei servizi che si attestano a 4 miliardi, in rialzo del 3% rispetto al 2022, grazie sia contributo della controllata brasiliana che del mercato domestico, che dopo ben 22 trimestri è tornato a crescere dell'1,2%. Per quanto riguarda il margine operativo lordo organico questo è aumentato da 1,5 miliardi a 1,6 miliardi di euro, ed è risultato superiore al consensus degli analisti. Ricordiamo infine che il prossimi 7 marzo il Gruppo guidato da Pietro Labriola presenterà, nel corso del Capital Market Day, il Piano industriale 2024-2026.
Azioni TIM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa aspettarsi dall'azione per le prossime sedute. Con volumi quasi tripli rispetto alla media giornaliera mensile, è stata una giornata volatile e all'insegna degli acquisti per il titolo Telecom Italia con i prezzi che, chiudendo in area 0,275 euro, si sono allontanati dai minimi delle ultimi settimane situati sugli 0,265 euro. Nel breve periodo per dare seguito al movimento di ieri i corsi dovrebbero spingersi sopra gli 0,278 euro, dove troviamo la trendline discendente che parte dai massimi dello scorso mese di dicembre, oltre i quali dovremmo assistere ad allunghi prima verso gli 0,285 euro e successivamente in direzione degli 0,29 euro. Nel caso in cui queste aree resisteziali dovessere essere lasciate alle spalle e nei cui pressi troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, aumenterebbero le possiibilità di ulteriori allunghi fin verso i massimi degli ultimi 6 mesi situati in area 0,305-0,31 euro.
Al contrario il mancato break degli 0,278 euro andrebbe a catalogare il recupero delle ultime sedute come un normale rimbalzo tecnico, anticipatore di nuove vendite. In questo caso il primo target ribassista sarebbe situato nei pressi degli 0,265 euro, sotto i quali si avrebbe una riattivazione del trend discendente verso gli 0,25 euro. Dal punto di vista operativo la violazione di tali sostegni aprirebbe la srada ad un ritorno del titolo Tim verso i minimi degli ultimi 12 mesi situati in area 0,2375-0,235 euro.
Vuoi seguire e replicare ogni giorno la nostra operatività sia sul mercato azionario italiano che su quello americano? Iscriviti al servizio Pit Trading Long e Short ed entra a far parte del nostro canale privato Telegram.
DISCLAIMER
Investire.biz non offre servizi finanziari, regolamentati o di investimento. Le informazioni presenti sul sito non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web della società puntano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Si prega di leggere Dichiarazione di non responsabilità, Informativa sui rischi, Informativa sul trattamento dei dati personali e Termini e condizioni prima di utilizzare questo sito Web. Qui è invece possibile trovare le informazioni sul produttore dell'analisi.