La debolezza di Wall Street nella serata di ieri impatta sui futures del Vecchio Continente che, impostati sotto la parità, anticipano un inizio di giornata all'insegna dell'incertezza sui mercati azionari europei. All'indomani del meeting di dicembre della BCE in cui la Banca Centrale Europea ha tagliato il costo del denaro di 25 punti base il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 34.800 punti.
Dal punto di vista operativo solo con il superamento dei 35.000 punti si avrebbe un ulteriore rafforzamento del quadro grafico, con prossimi obiettivi i 35.200-35.300 punti e a seguire i 35.500 punti. Al contrario una ritorno dei corsi sotto i 34.500 punti, dovrebbe aprire la strada a nuove prese di beneficio, con primi obiettivi i 34.300-34.250 punti e successivamente la soglia dei 34.000 punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna andiamo a Piazza Affari troviamo TIM, dopo che il Mef e Retelit hanno chiesto una proroga per l'offerta su Sparkle. Andiamo a vedere i dettagli.
TIM: chiesta proroga per la vendita di Sparkle
Prima dell'apertura dei mercati TIM ha comunicato di aver ricevuto nella serata di ieri la richiesta da parte del MEF e di Retelit di avere una proroga fino al 18 dicembre, per presentare un'offerta su Sparkle. Ricordiamo che già nei mesi passati erano state richieste diverse proroghe e il termine ultimo era stato fissato per il prossimo 16 dicembre.
Nello specifico nei primi giorni di ottobre, il MEF e Retelit, controllata italiana del fondo spagnolo Asterion, avevano presentato al Gruppo guidato da Pietro Labriola un'offerta non vincolante per la società dei cavi sottomarini. Questa valutava l'asset circa 700 milioni di euro di euro ed era valida fino al 15 ottobre.
In precedenza era stato solo il MEF a presentare un offerta per Sparkle, la quale le assegnava un enterprise value, equity più debito, di 750 milioni di euro, di cui 125 milioni di euro da riconoscere al verificarsi di determinate condizioni. Queste secondo TIM, sarebbero state difficilmente realizzabili. La nuova offerta concordata invece con Retelit si ferma a 700 milioni, ma supera l’incertezza degli earnout.
Azioni TIM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere le attese sulle azioni TIM per le prossime sedute. È stata una nuova giornata positiva quella di ieri per il titolo Tim, la settima consecutiva, con i prezzi che hanno chiuso le contrattazioni in area 0,253 euro. Il movimento delle ultime sedute ha avvicinato le quotazioni nei presse degli 0,255-0,256 euro, dove troviamo la trendline ascendente che parte dai massimi di dicembre 2023 e congiunge quelli dello scorso mese di febbraio.
Nel caso in cui dovessimo assistere al superamento di queste aree resistenziali, dovremmo avere ulteriori allunghi prima in direzione degli 0,275 euro e a seguire l'area degli 0,27 euro. Fondamentale sarà lasciarsi alle spalle questi ultimi livelli, per avere un rafforzamento del quadro grafico, con possibili nuovi obiettivi fin verso i massimi annuali posti sulla soglia degli 0,30 euro.
Al contrario il mancato superamento degli 0,256 euro, potrebbe essere sfruttata per delle veloci operazioni ribassiste, con un primo target in area 0,25 euro e a seguire gli 0,24-0,2375 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni.
La perdita di questi supporti dovrebbe far proseguire le prese di beneficio in direzione degli 0,233 euro, dove troviamo sia la media mobile di lungo periodo che l'indicatore daily del Supertrend. Fondamentale diventerebbe la tenuta di questi forti supporti, per evitare un pericoloso indebolimento del quadro grafico che potrebbe spingere i prezzi fin verso i minimi dell'ultimo mese in area 0,225-0,224 euro.
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