Questo pomeriggio la BCE ha tagliato i tassi di interesse dello 0,25%, confermando le attese degli operatori. La reazione dei listini del Vecchio Continente è stata positiva, con i mercati azionari europei che hanno chiuso le contrattazioni in leggero territorio positivo.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato la quarta seduta della settimana in rialzo dello 0,3% in area 34.900 punti. Dal punto di vista operativo sarà solo con il superamento dei 35.000 punti che si avrà un ulteriore rafforzamento del quadro grafico con obiettivi prima a 35.200-35.300 punti e a seguire a 35.500 punti.
Guardando al mercato americano, tra i titoli che oggi stanno facendo peggio a Wall Street troviamo Adobe. A penalizzare le quotazioni del titolo tecnologico statunitense la delusione del mercato per la guidance sul primo trimestre fiscale e sull'intero esercizio 2025. Andiamo a scoprirle nello specifico.
Adobe: delude la guidance sul 2025
Nelle scorse ore Adobe, azienda specializzata nello sviluppo di software, ha comunicato i dati del quarto trimestre fiscale che sono stati contrassegnati da numeri in crescita. Nello specifico il fatturato è passato dai 5,05 miliardi di dollari dello scorso esercizio agli attuali 5,61 miliardi di dollari, con un utile per azione a 4,81 dollari rispetto ai 4,27 dello stesso periodo dell'anno precedente. Nel corso dell'intero 2024 il fatturato è cresciuto dell'11% a 21,51 miliardi di dollari, mentre l'utile netto è stato pari a 5,56 miliardi di dollari, rispetto ai 5,43 miliardi di dollari del 2023.
Ad aver deluso il mercato sono state le guidance sia per quanto riguarda il primo trimestre fiscale del 2025 che per l'intero anno, che a sorpresa sono state più basse di quanto il mercato si attendeva. Per il trimestre in corso l'azienda si aspetta un fatturato compreso tra i 5,63-5,68 miliardi di dollari, rispetto ad attese situate a 5,72 miliardi di dollari.
Inoltre per l'intero 2025 questo dovrebbe attestarsi nel range 23,3-23,55 miliardi di dollari, sotto il consenso posto a 23,78 miliardi di dollari. Per quanto riguarda invece l'utile per azione dovrebbe essere tra i 20,2-20,5 dollari, anche in questo caso sotto i 20,52 dollari che si aspettavano gli analisti.
In scia a questi numeri molte banche di investimento hanno ridotto il rating e il target price sulle azioni, anche sui timori che l'azienda possa perdere quote di mercato a favore delle start up emergenti basate sull'intelligenza artificiale.
Azioni Adobe: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere come si stanno comportando le azioni Adobe a Wall Street. È una giornata in deciso territorio negativo per il titolo che, con un ribasso vicino al 13%, vede le quotazioni scendere sotto l'area dei 480 dollari.
Dal punto di vista operativo il movimento odierno che ha spinto le azioni a violare i 490 dollari, dove transita la trendline ascendente che parte dai minimi di settembre 2023 e congiunge i minimi dello scorso mese di maggio, indebolisce senza dubbio la struttura grafica di fondo.
In questo caso si dovrebbero avere ulteriori ribassi prima in direzione dei 450 dollari e successivamente verso i minimi dello scorso mese di giugno e del 2024 situati sui 433 dollari. Nel caso dovessimo assistere alla perdita di tali supporti, si avrebbe una continuazione delle vendite in direzione dei 400 dollari, con target intermedi sui 425-420 dollari.
Al contrario la ripresa dei 490 dollari potrebbe porre le basi per un recupero del titolo prima verso i 500 dollari e in seguito i 515-520 dollari, dove troviamo sia la media mobile di lungo periodo che l'indicatore daily del Supertrend.
Nel caso in cui le azioni avessero la forza di lasciarsi alle spalle queste aree, aumenterebbero le possibilità per andare a chiudere l'ampio gap-down lasciato aperto in queste ore sui 541,74 dollari. Il superamento di tali livelli dovrebbe far proseguire gli acquisti in direzione dei 558 dollari e successivamente i massimi degli ultimi 10 mesi situati sui 587 dollari.
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