L'inflazione statunitense risultata sotto le attese degli analisti nello scorso mese di ottobre, impatta positivamente sui mercati azionari del Vecchio Continente che chiudono le contrattazioni in generale rialzo e sui massimi intra. In questo contesto il FTSE Mib rivede l'area dei 29.300 punti, sopra i quali aumenterebbero le possibilità di ulteriori allunghi in direzione dei top degli ultimi 15 anni situati nei pressi dei 29.700-29.750 punti. Al ribasso segnali di debolezza si avrebbero con una discesa dei prezzi sotto i 28.500 punti, con primi obiettivi i 28.300 e successivamente i 28.000 punti.
Tra le storie interessanti che hanno caratterizzato la seduta odierna troviamo Tim, anche in scia alle dichiarazioni arrivate dal Ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Andiamo a leggere cosa è stato detto.
Tim: nascita di un operatore controllato dallo Stato?
Durante un evento tenutosi nelle scorse ore a Roma, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha sottolineato come la vendita della Rete di Telecom al fondo americano KKR, andrà a rafforzare la creazione di un operatore di Rete nazionale che, nel rispetto della legge sulla concorrenza dell'UE, potrà essere controllato dallo Stato.
Ricordiamo che 10 giorni fa il Consiglio di amministrazione di Tim, ha approvato l'offerta vincolante presentata lo scorso 16 ottobre da KKR per quanto riguarda la Rete della società, inclusa FiberCop. L'offerta di KKR che andrà a valorizzare Netco, su cui è esclusa Sparkle, in un range compreso tra i 18 e i 22 miliardi di euro, vede coinvolto anche il Tesoro italiano che, spendendo 2,2 miliardi di euro, ha acquisito una partecipazione del 20% nella rete. Tutto ciò dovrebbe consentire allo Stato di diventare uno dei principali azionisti della rete nel caso di una futura uscita del fondo statunitense nell'arco di cinque o sei anni attraverso un'IPO.
L'operazione consentirà a Tim di ridurre il proprio indebitamento finanziario di circa 14 miliardi di euro, con un risultato migliorativo rispetto alle previsioni presentate in occasione del Capital Market Day del 7 luglio 2022. Tutto ciò ha portato S&P Global a mettere Telecom Italia in watch positivo, mentre Moody's ha posto il suo rating "B1" osservazione per un possibile upgrade.
Azioni Tim: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è mossa l'azione nella giornata odierna. È stata una gseduta in leggero territorio positivo questa odierna per il titolo Tim che, con volumi inferiori alla media giornaliera mensile, ha terminato le contrattazioni sopra la soglia degli 0,26 euro. Nel breve termine una conferma sopra questi livelli dovrebbe dovrebbe far proseguire il recupero, innescatosi durante la scorsa ottava, in direzione dei prossimi obiettivi situati in area 0,268-0,27 euro, dove verrebbe messo sotto pressione l'indicatore daily del Supertrend. Nel caso in cui anche queste aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, si avrebbe una prosecuzione degli acquisti verso la media mobile di lungo periodo che transita sugli 0,278 euro. Dal punto di vista operativo una conferma oltre quest'ultimi livelli, andrebbe a migliorare la struttura grafica con possibili ulteriori apprezzamenti dell'azione verso gli 0,285 euro ed in seguito in direzione della soglia psicologica degli 0,3 euro.
Al contrario il ritorno del titolo sotto gli 0,25-0,245 euro, rimetterebbe in moto il trend ribassista che avrebbero come primo obiettivo i minimi delle ultime ottave in area 0,237 euro e successivamente gli 0,225 euro. Se anche questi sostegni dovessero essere violati al ribasso, vedremmo aumentare le chance di un ritorno dell'azione verso i minimi del dicembre dello scorso anno posti sulla soglia degli 0,2 euro.
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