In attesa di conoscere il dato riguardante l'inflazione statunitense, in arrivo nel pomeriggio di domani, i mercati azionari del Vecchio Continente inaugurano la nuova ottava all'insegna degli acquisti, grazie in particolar modo all'ottima performance del settore bancario.
In questo contesto il FTSE Mib si è spinto fin verso i 28.900 punti, avvicinandosi alle prossime resistenze poste sulla soglia dei 29.000 punti. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree dovrebbe aprire le porte ad una continuazione del trend verso i 29.300 punti e a seguire in direzione dei massimi degli ultimi 15 anni situati sui 29.700-29.750 punti. Al ribasso segnali di debolezza si avrebbero con una discesa dei prezzi sotto i 28500 punti, con primi obiettivi i 28.300 e successivamente i 28.000 punti.
Tra le storie interessanti che hanno caratterizzato la seduta odierna a Piazza Affari troviamo Banca Generali, che in tarda mattinata ha comunicato i dati dei primi 9 mesi. Andiamo a leggerli nello specifico.
Banca Generali: +64% utile netto 9 mesi
Nonostante la grande volatilità ed il rallentamento della congiuntura, Banca Generali prosegue il suo percorso di crescita registrando un aumento a doppia cifra nei patrimoni dei propri clienti, grazie alla spinta dalla raccolta che riflette il gran lavoro messo in campo dai propri consulenti, sempre più apprezzati nei servizi a maggiore valore aggiunto come l’advisory e le gestioni di portafoglio.
Nello specifico i primi nove mesi del 2023 si sono chiusi con un utile netto consolidato di 255,1 milioni di euro, in crescita del 64,2% rispetto ai 155,4 milioni di euro di dodici mesi fa, che scontava l’impatto di 35,3 milioni di euro di oneri fiscali straordinari sulla base dell’accordo quadro raggiunto con l’Agenzia delle Entrate, per il passaggio della delega di gestione di BG Sicav alla neocostituita fabbrica prodotti BG FML. Nel periodo in corso il margine di intermediazione è salito del 25,4% a 589,0 milioni di euro, grazie al rialzo del 121% del margine finanziario e dalla tenuta delle commissioni nette ricorrenti a 337,7 milioni di euro. Per quanto riguarda il margine d’interesse questo vede un aumento del 159,7% a 228,1 milioni di euro, beneficiando della crescita dei rendimenti degli attivi in scia all’andamento dei tassi e di una gestione attenta del costo della raccolta. A livello patrimoniale, la Banca conferma la propria solidità con il CET1 ratio al 17,3% e il Total Capital ratio al 18,5% al 30 settembre 2023, che risultano ampiamente superiori ai requisiti minimi richiesti. Per quanto riguarda il fronte commerciale, a ottobre la raccolta netta è stata di 311 milioni di euro, con il risparmio amministrato che ha visto flussi netti per 552 milioni. Infine sulla tassa straordinaria sugli extraprofitti, Banca Generali ha scelto di destinare l'imposta al rafforzamento patrimoniale, accantonando a riserva non distribuibile un ammontare di 26,6 milioni di euro.
Dando invece uno sguardo al periodo luglio-settembre 2023 l'utile netto passa dai 24,1 milioni di euro del 2022 agli attuali 80,1 milioni di euro, con un margine di intermediazione che aumenta del 26,6% a 196,8 milioni di euro. Nel terzo trimestre il risultato operativo vede una crescita del 40% a 130,6 milioni di euro, mentre il risultato pre-tasse si porta sui 109,4 milioni di euro, in aumento del 37,2% rispetto allo stesso periodo di 12 mesi fa. In scia a questi dati la banca conferma i target del suo Piano industriale. Questo prevede un flusso cumulato di raccolta netta compreso tra i 18,0-22,0 miliardi di euro per il 2022-2024, una crescita media ponderata degli utili ricorrenti pari al 10-15% nell’arco del triennio 2021-2024 ed una distribuzione di dividendi cumulati pari a 7,5-8,5 euro per azione nel periodo 2022-2025.
Azioni Banca Generali: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è mossa l'azione nella prima seduta della settimana. Con volumi in accelerazione e superiori alla media giornaliera mensile, è stato un inizio di ottava contrassegnato da acquisto per il titolo Banca Generali che, chiudendo oltre i 32,15 euro, si porta oltre la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso mese di marzo. Nel breve termine una conferma oltre questi livelli dovrebbe far proseguire gli acquisti, che avrebbero come prossimo obiettivo prima i 33 euro ed in seguito i 33,55 euro. Nel caso in cui l'azione dovesse lasciarsi alle spalle tali aree, si aprirebbero le porte per ulteriori apprezzamenti fin verso i 34,15 euro, che rappresentano i massimi dello scorso mese di agosto.
Al contrario sarà solo con una discesa delle quotazione sotto i 31 euro, nei cui pressi troviamo l'indicatore giornaliero del Supetrend, che si aprirebbero le porte per una fase correttiva che avrebbe come primo target i 30,5 euro ed in seguito i minimi dello scorso mese di ottobre posti sulla soglia dei 30 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere ad una violazione di questi sostegni, dovremmo assistere ad una ripresa del trend discendente con possibili nuove vendite prima verso i 29,4 euro e a seguire i minimi dello scorso mese di maggio in area 28,80 euro.
Vuoi seguire e replicare ogni giorno la nostra operatività sia sul mercato azionario italiano che su quello americano? Iscriviti al servizio Pit Trading Long e Short ed entra a far parte del nostro canale privato Telegram.
DISCLAIMER
Investire.biz non offre servizi finanziari, regolamentati o di investimento. Le informazioni presenti sul sito non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web della società puntano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Si prega di leggere Dichiarazione di non responsabilità, Informativa sui rischi, Informativa sul trattamento dei dati personali e Termini e condizioni prima di utilizzare questo sito Web. Qui è invece possibile trovare le informazioni sul produttore dell'analisi.