I futures del Vecchio Continente impostati sopra la parità anticipano un inizio di giornata in leggero rialzo sui principali mercati azionari europei, il cui focus rimane sempre rivolto sia alle prossime decisioni delle banche centrali in tema di tassi di interesse che alle tensioni geopolitiche presenti in Medio Oriente.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe in apertura di contrattazioni tornare in direzione dei 28.600 punti, sopra i quali sono possibili allunghi verso i 28.750 punti e a seguire la soglia dei 29.000 punti. Al ribasso segnali di debolezza si avrebbero con una discesa dei prezzi sotto i 28500 punti, con primi obiettivi i 28.300 e successivamente i 28.000 punti.
Tra le storie interessanti da seguire in giornata troviamo Banca MPS, dopo l'upgrade arrivato sul finire della scorsa settimana da parte di Fitch. Andiamo a leggere nello specifico le motivazioni.
Banca MPS: Fitch porta rating a “BB”
Nella serata di venerdi scorso l'agenza di rating Fitch ha migliorato i rating di Banca MPS con un rialzo di 2 notch, portando il LongTerm Issuer Default Rating a “BB” dal precedenre “B+”, e il Viability Rating a “bb” da “b+”. Nello specifico la promozione arrivata da Fitch, arriva in scia al successo del processo di ristrutturazione, che ha consentito alla Banca senese di ricostituire in modo strutturale solidi buffer di capitale e di rafforzare in particolar modo la redditività operativa. Il rialzo del rating riflette anche la stabilità della base dei depositi, oltre alla capacità di accedere al mercato delle obbligazioni istituzionali dopo un periodo di assenza.
L'agenza statunitense evidenzia inoltre che il completamento con successo dell’aumento di capitale e del piano di esodi incentivati, consentono all'istituto non solo di essere ben posizionato per preservare la posizione di mercato nel nostro Paese ma anche di proseguire nel rilancio del proprio modello di business semplificato e focalizzato, in qualità di tipica banca commerciale, sull’attività alla clientela retail e alle SME. Infine per quanto riguarda l’outlook è confermato stabile. Ricordiamo che solo qualche giorno fa l'istituto guidato da Luigi Lovaglio ha chiuso i primi 9 mesi del 2023 con utile netto passato dai -334 milioni di eueo del 2022 agli attuali 929 milioni di euro e con un ulteriore rafforzamento della posizione patrimoniale con un Cet1 ratio che si attesta al 16,7%.
Azioni Banca Mps: analisi tecnica e startegie operative
Andiamo a vedere quali sono le attese sull'azione nel breve e medio periodo. Dopo aver presentato i dati dei primi 9 mesi, è stata quella appena passata una settimana in territorio positivo per il titolo Banca MPS che, con una performance positiva vicino all'1,5%, ha visto i prezzi chiudere in area 2,69 euro. Nel breve termine le attese sono per una continuazione del movimento in corso che potrebbero prima spingere i prezzi prima in direzione dei 2,75 euro ed in seguito verso i massimi degli ultimi tre mesi posizionati vicino alla soglia dei 2,80 euro.
Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali, aprirebbe le porte per ulteriori allunghi fin verso i massimi annuali toccati nello scorso mese di febbraio in area 2,95 euro. L'eventuale superamento di tali resistenze andrebbe da una parte a rafforzare la struttura grafica dell'azione e dall'altra aumenterebbe le possibilità di un ulteriore apprezzamento delle quotazioni fin verso i 3,50 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto il 14 ottobre dello scorso anno.
Al contrario una chiusura di giornata sotto i minimi della scorsa settimana situati sui 2,60-2,59 euro, dovrebbe innescare una fase correttiva che avrebbe come primo obiettivo i 2,52 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, ed in seguito i 2,475 euro dove transita l'indicatore giornaliero del Supertrend. Nel caso in cui dovessimo assistere ad una violazione di questi livelli il titolo andrebbe a mettere sotto pressione la media mobile di lungo periodo situata sui 2,37 euro, sotto i quali aumenterebbero le chance di vedere i minimi degli ultimi 4 mesi in area 2,23 euro. Dovesse questa view trovare conferma, la mancata tenuta dei sostegni potrebbe far proseguire la fase correttiva fin verso la soglia psicologica dei 2 euro, livelli toccati dell'azione lo scorso mese di maggio.
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