L'ottimo dato arrivato a sorpresa dai nuovi occupati non agricoli statunitensi, che potrebbe allontanare il taglio dei tassi di interesse da parte della FED, non ha indebolito i mercati azionari americani ed europei. E mentre a un'ora dalla chiusura odierna delle contrattazioni a Wall Street per l'Indipendence Day gli indici USA fanno segnare un progresso di circa un punto percentuale, in Europa il DAX ha archiviato la seduta in rialzo dello 0,15%. Piatto invece il CAC 40 francese.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato le contrattazioni in guadagno dello 0,26% a 39.890,70 punti. Dal punto di vista operativo prosegue il trend ascendente dell'indice italiano, atteso nelle prossime giornate al test dei 40 mila punti.
Dal punto di vista operativo il superamento di questi livelli dovrebbe far proseguire gli acquisti, con prossimi obiettivi i 40.200-40,300 punti e successivamente i 40.500 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con il ritorno dei corsi con la violazione dei primi sostegni in area 39 mila punti.
Tra i titoli europei che nella seduta odierna hanno segnato una performance negativa troviamo Rheinmetall, nel giorno in cui l'azienda ha ricevuto una nuova commessa. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Rheinmetall: contratto per nuovo ordine di munizioni
Nelle scorse ore Rheinmetall ha comunicato che la propria controllata sudafricana Denel Munition, ha firmato un contratto pluriennale per la fornitura di proiettili da 155 mm della famiglia Assegai e cariche propellenti bimodulari, destinati a un paese europeo membro della NATO.
Secondo lo stesso gruppo della Difesa tedesco, la commessa odierna è la più grande mai ricevuta ed è valutata diverse centinaia di milioni di euro. Le consegne inizieranno nel 2025 e si concluderanno con la consegna finale nel 2027.
Nel dettaglio i proiettili da 155 mm Rheinmetall Assegai e le cariche propellenti bimodulari saranno integrati nei sistemi d’artiglieria del cliente, offrendo una gittata superiore ai 40.000 metri con prestazioni ottimali nell’area del bersaglio.
Grazie all'accordo odierna prosegue l'espansione del gruppo nel settore dei proiettili e cariche, confermando l'obiettivo da parte dell'azienda di raggiungere una produzione annua di quasi 1,5 milioni di granate d'artiglieria da 155 mm entro il 2027.
Ricordiamo infine che Rheinmetall mira a raggiungere un fatturato compreso tra 40 e 50 miliardi di euro entro il 2030, un utile di poco inferiore ai 10 miliardi di euro e una forza lavoro che dovrebbe passare da 40.000 a 70.000 dipendenti nel corso dei prossimi 2-3 anni.
Azioni Rheinmetall: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire come si sono comportate le azioni Rheinmetall sulla Borsa tedesca. È stata una giornata all'insegna delle vendite per il titolo Rheinmetall che, con un calo di quasi il 2%, ha chiuso le contrattazioni sotto i 1.700 euro.
Il movimento odierno, che conferma la debolezza delle ultime sedute, avvicina le quotazioni ai forti supporti e minimi degli ultimi due mesi in area 1.645 euro.
Nel caso in cui il titolo dovesse violare questi sostegni, si avrebbe un ulteriore indebolimento della struttura grafica di medio termine, con prossimi target i 1.550 euro e a seguire i 1.500 euro.
Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere persi, aumenterebbero le possibilità di una prosecuzione delle vendite fin verso la soglia dei 1400 euro.
Al contrario la tenuta dei 1.645 euro dovrebbe porre le basi a un recupero delle quotazioni, con un primo obiettivo il ritorno oltre la soglia dei 1.700 euro.
Il superamento di queste aree resistenziali dovrebbe favorire un ulteriore recupero, prima in direzione dei 1.745 euro e successivamente i 1.800 euro.
Sarà solo lasciandosi alle spalle tali livelli che le azioni andrebbero a recuperare la trendline ascendente, che parte dai minimi dello scorso mese di febbraio e congiunge quelli dello scorso 7 aprile, aprendo in questo modo la strada per un test sui 1.900 euro.
Oltre tali aree, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, aumenterebbero le chance di un ritorno verso i massimi di sempre situati sui 1.940 euro.
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