La trimestrale di 
Meta Platforms è andata di traverso agli investitori, che hanno massicciamente venduto le azioni a Wall Street nell'ultima seduta. Ma 
non è piaciuta neanche agli analisti, con alcuni che hanno declassato il titolo e/o ridotto il target price. Il gigante di Menlo Park ha destato preoccupazioni a causa della 
forte esposizione nella spesa per l'intelligenza artificiale. La società ha avvertito che nel 2026, gli investimenti nella nuova tecnologia saranno "notevolmente maggiori" rispetto a quest'anno.
 
Il mercato però non vede ancora un vantaggio chiaro. Nel corso della presentazione dei conti, il management ha detto che i servizi AI (Artificial Intelligence) nelle sue piattaforme Facebook e Instagram aiuteranno l'azienda a indirizzare meglio la pubblicità, la fonte principale delle entrate aziendali. Bisognerà però vedere se il ritorno sarà tale da coprire il grande impegno di spesa.
 
Gli investitori ancora non hanno digerito il fatto che negli ultimi anni l'azienda abbia speso un fiume di denaro per l'unità Reality Labs, che include i progetti per la costruzione del metaverso. La divisione continua a perdere soldi, con solo il terzo trimestre che ha registrato un passivo di 4,4 miliardi di dollari a fronte di ricavi di appena 470 milioni di dollari.
 
 
Azioni Meta Platforms: arrivano i downgrade
Il rischio derivante dalle enormi spese sull'intelligenza artificiale ha avuto come conseguenza una revisione del giudizio degli analisti sulle 
azioni Meta Platforms.
 
Jason Helfstein di Oppenheimer ha declassato il titolo da "outperform" a "market perform", citando la crescente incertezza sugli "investimenti aggressivi nell'intelligenza artificiale". A suo avviso, questi investimenti "rispecchiano la spesa nel metaverso del 2021/2022", con "opportunità di ricavi sconosciuta" e "rendimenti limitati nel breve termine".
 
Gli analisti di RBC Capital hanno mantenuto il rating "outperform" delle azioni, ma hanno abbassato l'obiettivo di prezzo da 840 a 810 dollari. Si tratta comunque di un rialzo di circa un quarto dal valore attuale. Gli esperti hanno motivato l'aggiustamento con "una guidance leggermente più debole per il quarto trimestre e un significativo aumento delle previsioni di spese operative e di investimenti di capitale per il 2026".
 
Stesso discorso per Deutsche Bank, che ha mantenuto il rating "buy", ma abbassato il target price su Meta da 930 a 880 dollari. La banca tedesca ha citato "gli investimenti in AI e infrastrutture più elevati del previsto". Nel contempo, ha ridotto le stime del free cash flow per l'azienda di circa il 40% per l'anno fiscale 2026 e del 30% per il 2027, proprio a causa dei "sostanziali impegni di capitale per l'infrastruttura AI".
 
 
Boom di ordini per le obbligazioni
Per sostenere gli investimenti massicci nel segmento AI, Meta sta aumentando il debito. Ieri ha ricevuto ordini di 125 miliardi di dollari per la sua offerta obbligazionaria da 25 miliardi di dollari. L'emissione è suddivisa in sei tranche con scadenze comprese tra 5 e 40 anni e serve per finanziare l’aumento significativo della spesa in infrastrutture di intelligenza artificiale e data-center. L’operazione è gestita da Citigroup e Morgan Stanley. Le tranche più lunghe sono offerte con un rendimento circa 1,4 punti percentuali sopra i Treasury USA.  
 
Contestualmente, Meta ha fatto un’altra manovra rilevante: ha raccolto circa 27 miliardi di dollari di debito privato tramite un veicolo con Blue Owl Capital per il data-center “Hyperion” in Louisiana, con Meta che detiene il 20% e Blue Owl l’80%.