In attesa di scoprire questa sera i risultati trimestrali di Nvidia, i mercati azionari europei hanno proseguito la loro fase correttiva di breve periodo chiudendo le contrattazioni in generale ribasso. Sul "sentiment" di questi giorni pesa sempre la crisi politica francese, che potrebbe portare il Paese a nuove elezioni anticipate.
In questo clima il FTSE Mib ha terminato la terza seduta della settimana in calo dello 0,72% in area 42.349,41 punti. Nel breve periodo il mancato ritorno delle quotazioni oltre le prime resistenze poste sui 42.500 punti, dovrebbe favorire ulteriori discese che avrebbero come prossimo target la soglia dei 42 mila punti. Al contrario segnali di ritrovata forza si avrebbero con il ritorno dell'indice oltre l'area dei 43 mila punti.
Tra i titoli da seguire in queste ore ci trasferiamo a Wall Street con Eli Lilly, nel giorno in cui l'azienda ha comunicato i risultati di Verzenio sui pazienti con cancro al seno. Andiamo a scoprirli nel dettaglio.
Eli Lilly: risultati positivi per Verzenio
Nelle scorse ore il colosso farmaceutico statunitense ha comunicato di aver ottenuto risultati positivi, per quanto riguarda l'analisi primaria della sopravvivenza dello studio di Fase 3 monarchE sul tumore al seno.
Nello specifico il trattamento di Verzenio per due anni, unito alla terapia endocrina, utilizzato sui pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale ad alto rischio, ha dimostrato un deciso miglioramento rispetto all'utilizzo della sola terapia endocrina.
Lo studio che ha interessato pazienti in oltre 600 centri distribuiti in 38 Paesi, è durato sette anni. Questo ha inoltre dimostrato un beneficio duraturo nella sopravvivenza da malattia invasiva e nella sopravvivenza da recidiva a distanza, rafforzando la coerenza e la durata dell'effetto del trattamento in tutti gli endpoint.
Tutti i pazienti nello studio hanno completato o interrotto il corso di trattamento di due anni con Verzenio. Ricordiamo che il farmaco è approvato per il trattamento di persone con determinati tipi di cancro al seno, sia in contesti adiuvanti che avanzati o metastatici.
Questo è stato approvato per la prima volta nel 2017 e attualmente è autorizzato per l’uso in più di 90 paesi in tutto il mondo. I risultati comunicati in queste ore saranno presentati in un futuro congresso medico, sottoposti a pubblicazione su una rivista peer-reviewed e discussi con gli enti regolatori.
Azioni Eli Lilly: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire come stanno reagendo le azioni Eli Lilly sulla Borsa statunitense. È un inizio di giornata all'insegna degli acquisti per il titolo Eli Lilly, con i prezzi che si sono spinti sui massimi delle ultime settimane oltre i 740 dollari.
Il movimento odierno, che da forza al recupero innescatosi dai minimi di periodo toccati lo scorso 8 agosto, ha spinto le quotazioni a chiudere il gap-down lasciato aperto il 7 agosto in area 740,19 dollari.
Nel breve termine una conferma dei prezzi sopra i livelli appena citati, dovrebbe far proseguire il recupero prima in direzione dei 780 dollari e a seguire verso gli 802,5 dollari, dove verrebbe chiuso un altro gap ribassista lasciato aperto lo scorso 29 luglio.
Nel caso in cui il titolo dovesse lasciarsi alle spalle questi ultimi livelli, aumenterebbero le possibilità per ulteriori allunghi verso i massimi degli ultimi 4 mesi situati sugli 825 dollari.
Al contrario il ritorno delle azioni sotto i primi supporti posti in area 720-715 dollari, aprirebbero la strada a nuove vendite con un primo target ribassista sui 705 dollari.
Nel caso in cui tali sostegni dovessero essere violati, si assisterebbe ad una continuazione del ribasso verso i 670 dollari e in seguito i 650-645 dollari. Fondamentale diventerebbe non perdere questi ultimi livelli, per evitare un ulteriore indebolimento del quadro grafico, con prossimi target i 600 dollari.
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