Le azioni Amazon hanno perso terreno rispetto ai massimi di novembre, nonostante l’ultima trimestrale abbia riportato la crescita più rapida da quasi tre anni del segmento del cloud computing. Il gigante di Seattle è uno dei maggiori interpreti del boom dell’intelligenza artificiale, grazie alla leadership detenuta nei data center, che raccolgono il flusso gigantesco di dati della nuova tecnologia.
Gli investitori, però, hanno preferito scaricare le azioni a causa di alcuni venti contrari. Tra questi, la notizia della collaborazione della startup AI Anthropic con Nvidia e Microsoft in relazione all’intelligenza artificiale, il che crea pressione competitiva su Amazon. Quest’ultima ha investito fino a 4 miliardi di dollari in Anthropic, il cui modello AI utilizza l’infrastruttura di Amazon Web Services (AWS).
La partnership quindi verrebbe a perdere di esclusività, dal momento che Anthropic potrà utilizzare gli acceleratori Nvidia di ultima generazione rispetto ai chip di Amazon come Trainium/Inferentia, usare il cloud Azure di Microsoft per addestrare i modelli e ottimizzare questi su hardware non-Amazon. Giocoforza, le prospettive di crescita di AWS potrebbero subire un impatto negativo.
Un secondo fattore che ha inciso sul calo delle azioni Amazon è l’incertezza sui tempi di lancio del chip Trainium di nuova generazione. Tale semiconduttore è uno dei pilastri della strategia AI di Amazon, perché consente all’azienda di ridurre la dipendenza dai chip Nvidia, ultra richiesti e per questo più scarsi e costosi. Se gli sviluppatori e le aziende possono addestrare modelli AI su chip Trainium, AWS potrebbe abbassare i costi per i clienti, ma allo stesso tempo aumentare i margini. Tra l’altro, si differenzierebbe da Azure e Google Cloud, diventando più competitivo nel segmento del cloud AI.
Infine c'è da segnalare che Amazon ha annunciato un’emissione di debito da 15 miliardi di dollari per finanziare investimenti strategici, tra cui l’espansione dei data center e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Questo aumenta temporaneamente il peso del debito sul bilancio, generando nervosismo tra gli investitori.
Azioni Amazon: sono da comprare?
Il calo delle azioni Amazon, però, può essere un’occasione ghiotta per acquistare a prezzi più bassi. A dirlo sono gli analisti di JP Morgan Chase. A loro avviso, la conferenza AWS re:Invent - evento organizzato ogni anno dalla società e rivolto a sviluppatori, ingegneri, manager IT, aziende e appassionati di cloud computing - darà una risposta alle preoccupazioni degli investitori relative alle situazioni sopra descritte. La banca ritiene che, durante l’evento, Amazon chiarirà in maniera dettagliata i tempi e le prestazioni di Trainium, fornirà aggiornamenti sulla partnership ampliata con Anthropic e riferirà sui progressi riguardo all’infrastruttura e allo stack software AI.
JP Morgan è convinta che la crescita di AWS accelererà il prossimo anno, con una stima di circa il 23% che potrebbe essere addirittura conservativa. La banca ha anche sottolineato l’accordo settennale di Amazon da 38 miliardi di dollari con OpenAI per eseguire carichi di lavoro su AWS.
Alla luce di tutto ciò, gli analisti della più grande banca americana considerano le azioni Amazon una prima scelta, fissando un obiettivo di prezzo di 305 dollari per dicembre 2026. Questo target incorpora un rialzo di circa un terzo rispetto alle quotazioni attuali.