Le azioni Nvidia hanno perso fino al 7% ieri a Wall Street, per poi limitare il calo al 2,6%, dopo che The Information ha riportato che Meta Platforms sta valutando l’adozione dei chip AI progettati da Google. La notizia ha spinto in rialzo Alphabet e alimentato il dibattito sulla crescente competizione nel mercato dei semiconduttori per l’intelligenza artificiale. Vediamo i dettagli.
Meta Platforms guarda ai chip AI di Google: cosa sta succedendo
Secondo il report, Meta potrebbe utilizzare i tensor processing units (TPU) di Google nei suoi data center dal 2027 e, già dall’anno prossimo, potrebbe affittarli tramite Google Cloud. Google ha confermato che la domanda sta accelerando sia per i suoi TPU sia per le GPU di Nvidia, ribadendo che supporterà entrambe le tecnologie.
I TPU, lanciati nel 2018 per utilizzo interno, sono chip personalizzati progettati per massimizzare l’efficienza nei carichi di lavoro AI. Un potenziale accordo con Meta rappresenterebbe una forte validazione della tecnologia di Google.
La pressione competitiva ha riacceso le preoccupazioni su Nvidia, ma l’azienda ha risposto con fermezza. In un post su X, Nvidia ha dichiarato che le sue GPU “sono una generazione avanti rispetto all’industria” e rappresentano “l’unica piattaforma in grado di eseguire ogni modello AI, ovunque venga effettuato il calcolo”.
L’azienda ha anche sottolineato come le sue GPU Blackwell offrano maggiore flessibilità e potenza rispetto agli ASIC come i TPU, progettati per utilizzi più specifici. Nonostante le tensioni di mercato, Nvidia domina ancora oltre il 90% del settore delle GPU AI.
La strategia di Meta, che spenderà tra 70 e 72 miliardi di dollari quest’anno in infrastrutture AI, conferma la ricerca di un ecosistema di forniture più diversificato, riducendo la dipendenza da Nvidia. Ma la risposta immediata del gruppo di Jensen Huang mostra che la partita per la supremazia dell’hardware AI è tutt’altro che chiusa. Vediamo ora il quadro grafico e la possibile strategia.
Azioni Nvidia: analisi tecnica e strategie operative

Con il calo registrato nella seduta di ieri, i prezzi delle azioni Nvidia hanno testato l’area di supporto compresa tra i livelli orizzontali a 171 e 164 dollari, fornendo un segnale di inversione rialzista. Nel breve termine il trend appare orientato al ribasso, in particolare dal doppio massimo registrato tra il 29 e il 3 novembre.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una possibile fase positiva fino a fine anno, seguita da una possibile fase di debolezza che potrebbe caratterizzare l’intero mese di gennaio.


Il tool “Projection” della piattaforma Forecaster, con scadenza a un mese, evidenzia - nello scenario “best match” – dapprima un rialzo verso area 199-200 dollari e successivamente un movimento ribassista che potrebbe portare i prezzi in area 158 dollari.
Al contrario, lo scenario “long” stima uno storno verso area 168 dollari e un successivo movimento rialzista verso area 200 dollari. Guarda il video di presentazione della funzionalità, PREVEDERE I MERCATI CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: la nuova funzionalità di Forecaster Terminal.

Si potrebbero dunque valutare strategie long da area 171-168 dollari. In tal caso, posizioni in acquisto avrebbero un primo target di breve termine in area 184 dollari e un secondo obiettivo in area 195-200 dollari, area dalla quale eventuali segnali di debolezza potrebbero essere sfruttati per valutare strategie in vendita.
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