Alphabet diventerà l'azienda più capitalizzata del mondo. A sostenerlo è
Michael Nathanson, analista senior della società di ricerca azionaria MoffettNathanson. Attualmente, la Big Tech americana è al quarto posto nella classifica delle
companies market cap, con un valore di mercato che flirta con quota 3.000 miliardi di dollari.
Davanti troviamo Nvidia, Microsoft e Apple, ma il gigante di Mountain View ha dalla sua il forte posizionamento sull'intelligenza artificiale e in altri settori chiave, afferma Nathanson. "La combinazione di leadership di mercato, diversificazione e scala posiziona Alphabet non solo come un vincitore nell'era GenAI, ma come un'azienda che dovrebbe essere giustamente considerata per il titolo di azienda di maggior valore al mondo", ha scritto l'analista.
Le
azioni Alphabet quest'anno sono cresciute di quasi il 30% e hanno fatto un balzo di oltre il 70% dai minimi di aprile, sovraperformando gli indici S&P 500 e Nasdaq 100. Nathanson ha confermato il suo rating "buy",
alzando l'obiettivo di prezzo da 230 a 295 dollari. Ciò implica una potenzialità di rialzo di circa il 20% dalle quotazioni attuali.
Alphabet: perché comprare le azioni
Le azioni Alphabet hanno preso slancio dopo che il giudice distrettuale Amit Metha ha respinto la richiesta del Dipartimento di Giustizia americano di smembrare Google separando Chrome e Android. Il verdetto è stato estremamente importante per il business della Big Tech, anche se il tribunale ha stabilito altresì che l'azienda non potrà più stipulare accordi di distribuzione in esclusiva e dovrà condividere parte dei propri dati di ricerca con i concorrenti. Tuttavia, potrà mantenere sui dispositivi Apple il motore di ricerca come predefinito, continuando a pagare 20 miliardi di dollari l'anno al gigante dell'iPhone.
Gli investitori inoltre hanno aumentato la loro fiducia sul fatto che Alphabet possa avere la meglio rispetto a concorrenti come OpenAI sul fronte dell'intelligenza artificiale. L'ultima trimestrale ha mostrato che la domanda dei prodotti AI (Artificial Intelligence) del gruppo sta aumentando le vendite.
È ciò che si aspetta Wall Street ora dalle grandi aziende tech che hanno investito fiori di miliardi sulla nuova tecnologia e hanno pianificato di fare altrettanto nei prossimi anni. Non bastano più le promesse, gli investitori vogliono vedere i ritorni in termini di maggiori utili e ricavi. E questo è ciò che risulta dal bilancio della società guidata da
Sundar Pichai.
"Google rimane quello da battere nella ricerca GenAI", ha scritto Nathanson. A suo avviso, Alphabet ha vantaggi nelle risorse e nella distribuzione che OpenAI non può eguagliare. "Google ha accelerato il suo ciclo di prodotti GenAI, spingendo i lanci a ritmo sostenuto. Consideriamo questo come un punto di svolta: da reattivi a proattivi, e ora dettano il ritmo dell'innovazione".