La situazione creata dal
Coronavirus ha penalizzato le azioni di diverse aziende, specie quelle legate al comparto turistico, energetico, dei consumi discrezionali e finanziario. Al contempo però sono
diverse le società che hanno beneficiato di rialzi a tre cifre percentuali, come quelle del comparto tecnologico americano. Dopo il crollo avvenuto tra fine febbraio e inizio marzo 2020,
il Nasdaq 100 è riuscito a mettere a segno un rialzo in grado di aggiornare i
massimi storici, al momento posti a 11.058,50 punti.
Una delle società all’interno del paniere che più di tutte ha fatto parlare di sé è sicuramente
Tesla. Le quotazioni delle azioni della società
nel solo 2020 ha messo a segno un vero e proprio rally, passando da 418,33 dollari del 31 dicembre 2019 agli attuali 1.500,84
(+258,33%).
Quella della società guidata da
Elon Musk è sicuramente una storia di successo di Borsa, una storia che negli anni ha catalizzato sempre più l'interesse da parte degli investitori internazionali. Non è tuttavia l'unica o la più brillante: alcune società del Sud-Est asiatico hanno messo a segno dei rialzi così impressionanti da far sembrare la corsa delle azioni Tesla quasi una cosa da poco conto.
Il Coronavirus mette le ali ai produttori di guanti
A livello globale, la pandemia di Coronavirus ha spinto alle stelle la domanda di apparecchi di protezione personale, come ad esempio i guanti di lattice. Secondo i dati reperiti da Statista a marzo 2020,
i guanti richiesti dai soli operatori sanitari in prima linea nell’emergenza si attesta a 76 milioni di unità al mese.
Le
precauzioni a cui la pandemia ci ha abituato hanno fatto volare i titoli dei produttori di apparecchi sanitari. In particolare
Top Glove, il produttore di guanti di gomma più grande a livello mondiale con sede a Kuala Lumpur (detiene il 26% del mercato globale dei guanti di gomma), ha messo a segno un rialzo del 428,09% da inizio 2020.
La domanda per questo tipo di prodotti è attesa solida per tutto l’anno: per Lim Wee Chai, Presidente Esecutivo della società, la richiesta globale di guanti sarà pari a 306 miliardi di pezzi nel 2020. Il top manager si attende di catturare il 35% del mercato nel corso dell’anno. Per la Malaysian Rubber Glove Manufacturers Association la richiesta sarà ancora superiore e pari a
330 miliardi di guanti.
C’è un’
altra società che ha beneficiato di un rally ancora più impressionante: Supermax. Nel 2020, le azioni dell’azienda malese hanno messo a segno un +1.223,74%. Fondata nel 1987, la società ha iniziato la distribuzione di guanti di lattice nel 1989. Supermax conta ora 11 fabbriche che si occupano di produrre vari tipi di guanti di lattice per oltre 160 Paesi nel mondo. Per fare un esempio, il National Health Service britannico ha recentemente acquistato da Supermax un lotto di 88,5 milioni di guanti medici. Grazie al recente rialzo,
il mese prossimo il titolo entrerà nel principale paniere malese l’MSCI Malasya Index.
Come evidenzia Bloomberg, i tre maggiori produttori di guanti della Malesia hanno raggiunto una capitalizzazione di mercato di 26 miliardi di dollari. In sostanza,
più di un decimo del denaro investito nel mercato azionario malese è una scommessa sui guanti. Dopo la recente ascesa, alcuni dei produttori di guanti in lattice starebbero programmando di emettere azioni bonus.