Dopo le
recenti accuse di Hindenburg Research che mettevano in luce diversi punti oscuri di Nikola Motor e la successiva indagine della Securities and Exchange Commission, è arrivata la decisione di dimettersi dal ruolo di Presidente Esecutivo da parte del fondatore dell’azienda,
Trevor Milton.
Dimissioni Trevor Milton: successore e andamento delle azioni Nikola a Wall Street
A prendere il posto di Milton nella società di veicoli elettrici sarà Stephen Girsky, ex Vicepresidente di General Motors e membro del Consiglio di Amministrazione di Nikola. Mentre l’azienda ha definito le accuse mosse da Hindenburg come “false e ingannevoli”,
le quotazioni azionarie del titolo a Wall Street hanno perso il 63,62% dai massimi storici di 93,99 dollari raggiunti lo scorso 9 giugno.
La salita precedente al crollo delle ultime settimane aveva fatto in modo che la compagnia raggiungesse una
capitalizzazione di mercato superiore a quella di Ford. Il report di Hindenburg, rilasciato lo scorso 10 settembre, ha evidenziato diverse prove relative al fatto che la tecnologia proprietaria di Nikola sia stata acquistata da un’altra azienda e ha fatto emergere alcune domande in merito alle precedenti attività di business di Milton.
In questo senso, anche il Dipartimento di Giustizia a stelle e strisce ha condotto delle indagini su tali affermazioni.
Si possono scorgere molte similitudini tra la strategia di Milton e quella di Elon Musk, Amministratore Delegato di Tesla, in particolar modo per quanto riguarda i grandi progetti annunciati via social. Tra i grandi progetti annunciati dal fondatore di Nikola compaiono la costruzione di impianti elettrici a batteria in Europa,
il pick-up elettrico costruito insieme a General Motors, diventare il principale fornitore di idrogeno per veicoli e altre proposte per entrare nel mercato delle auto sportive.
Dimissioni Trevor Milton: effetti anche sull’italiana CNH Industrial in Borsa
Oltre a General Motors, che a inizio settembre ha stipulato un accordo con Nikola in merito alla fornitura esclusiva di batterie e celle a combustibile e per la progettazione e costruzione del Nikola Badger per la quale otterrà 2 miliardi di dollari in azioni Nikola più altri 2 miliardi in benefici,
anche CNH Industrial ha puntato sulla società.
L’azienda dovrebbe infatti costruire un autoarticolato a batterie elettriche nella sua fabbrica in Germania entro la fine dell’anno prossimo. Le azioni CNH in Borsa stanno affrontando il peso delle dimissioni di Milton lasciando sul terreno il 5,94%:
la partecipazione del 7,1% nel capitale di Nikola sembra infatti essere messa a repentaglio.
Azioni Nikola: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico, le
azioni Nikola hanno evidenziato una forte debolezza dopo aver aggiornato i massimi storici lo scorso 9 giugno. Negli scorsi giorni i prezzi hanno
cercato di confermare il pattern di Bullish Engulfing messo a segno tra gli scorsi 11 e 14 settembre a ridosso del supporto a 29,24 dollari, espresso dai minimi del 24 luglio 2020.
La difficoltà del fronte rialzista è evidente e con buone probabilità
il sostegno appena menzionato verrà rotto nella seduta di oggi, annullando le possibili velleità rialziste del modello di analisi candlestick menzionato prima e aprendo la strada ad un possibile ritorno del titolo verso i 10,5 dollari, dove le quotazioni hanno veleggiato per diverso tempo nei primi mesi dell’anno.
Segnali positivi verrebbero invece forniti con una chiusura giornaliera superiore ai 57 dollari: qui infatti si verificherebbe la violazione della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 9 giugno e 8 settembre 2020 e di quella disegnata con i top del 13 maggio e 2 giugno 2020.
Vista la pressione ribassista delle ultime settimane,
le strategie di natura short sembrano ancora quelle da privilegiare. In tal senso, se i prezzi dovessero scendere sotto 28,75 dollari si potrebbe valutare un’operatività di stampo short con stop loss a 37,48 dollari e obiettivo a 15 dollari.