La chiusura a tempo indeterminato del gasdotto NordStream 1 da parte della Russia impatta sui futures del Vecchio Continente che, impostati in deciso territorio negativo, anticipano un inizio di seduta all'insegna delle vendite sui listini europei. In una giornata che vedrà anche volumi in calo, vista la chiusura di Wall Street, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni sotto i 21.500 punti, andando cosi a mettere sotto pressione i minimi della scorsa ottava posti sui 21.300-21.200 punti. Tra i titoli da monitorare a Milano troviamo Immsi, che di recente ha comunicato i dati del primo semestre: andiamo a vederli nello specifico.
Immsi: i risultati finanziari del primo semestre 2022
La holding italiana controllata dalla famiglia Colaninno, azionista di maggioranza di Piaggio, ha chiuso i primi sei mesi del 2022 con tutti i principali indicatori in deciso incremento, alcuni dei quali hanno raggiunto i migliori valori di sempre. I ricavi sono passati dai 920,7 milioni di euro registrati nel primo semestre del 2021 agli attuali 1,077 miliardi di euro. L'EBITDA risulta in crescita del 6,3%, a 149,4 milioni di euro, con un EBITDA margin al 13,9%.
L'EBIT si porta dai 74,1 milioni di euro dello stesso periodo del 2021 a 81,2 milioni di euro, con un EBIT margin al 7,5%. In questo contesto il risultato netto è positivo per 34,4 milioni di euro, in crescita del 10,2% rispetto al 2021, mentre migliora il debito che scende di 34 milioni di euro a 758,3 milioni di euro. In un contesto macroeconomico e geopolitico che rimane difficile, la società conferma una visione positiva per la restante parte dell'anno rafforzando peraltro il suo impegno nelle tematiche ESG.
Azioni Immsi: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere cosa attendersi sull'azione nel breve e medio periodo. Nonostante il recupero a cui abbiamo assistito nell'ultima seduta della scorsa ottava, il trend su Immsi rimane sempre confermato al ribasso. Nel breve periodo saranno da monitorare i primi supporti situati sugli 0,375 euro, sotto i quali si potrebbero avere ulteriori affondi in direzione dedegli 0,363 euro e a seguire i minimi di marzo 2022 posti nei pressi degli 0,335 euro. Fondamentale nel caso sarà la tenuta di questi ultimi livelli, per evitare un test sul minimo di novembre 2020 sulla soglia degli 0,3 euro.
Al contrario, per avere un primo segnale di positività l'azione dovrebbe spingersi oltre le prime resistenze situate in area 0,40-0,41 euro. L'eventuale violazione di queste aree potrebbe anticipare un deciso recupero dei corsi, che avrebbero un primo target sugli 0,437 euro e successivamente la soglia degli 0,45 euro. Solo con il superamento di queste aree resistenziali, il titolo potrebbe andare a rivedere i massimi del 2022 sugli 0,475 euro.
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