Le azioni Advanced Micro Devices (AMD) sono in orbita a Wall Street, con un guadagno di quasi 40 punti percentuali e a un soffio dai massimi storici. A sostenere il titolo un
accordo plurimiliardario tra il produttore di chip e la startup di intelligenza artificiale OpenAI. Secondo il
comunicato rilasciato dalle due società, verranno
implementate infrastrutture di intelligenza artificiale utilizzando 6 gigawatt di GPU AMD per diversi anni, il che potrebbe generare decine di miliardi di dollari di nuove entrate per AMD.
L'investimento di OpenAI avverrà attraverso un warrant su un massimo di 160 milioni di azioni concesso da AMD e condizionato al raggiungimento di alcuni traguardi. La prima tranche matura con l'implementazione iniziale di 1 gigawatt delle GPU AMD Instict MI450 prevista per la seconda metà del 2026, mentre le tranche aggiuntive arriveranno man mano che le implementazioni aumentano fino a 6 gigawatt.
La maturazione è inoltre "legata al raggiungimento da parte di AMD di determinati obiettivi di prezzo delle azioni e al raggiungimento da parte di OpenAI dei traguardi tecnici e commerciali necessari per consentire le implementazioni di AMD su larga scala", si legge nel comunicato. Stando al numero delle azioni in circolazione, se OpenAI esercitasse l'intero warrant, potrebbe acquisire circa il 10% della proprietà di AMD.
AMD: cosa significa l'accordo con OpenAI
AMD è il secondo progettista di chip acceleratori, alle spalle di Nvidia. Quest'anno il suo fatturato di GPU AI (Artificial Intelligence) dovrebbe raggiungere la cifra di 6,55 miliardi di dollari. Il legame con OpenAI sarà redditizio a partire al prossimo anno e vedrà un'accelerazione nel 2027.
Grazie all'accordo, AMD riceverà una spinta per una maggiore adozione della sua tecnologia, con entrate complessive che, secondo i dirigenti, potrebbero giungere fino a 100 miliardi di dollari.
"Siamo entusiasti di collaborare con OpenAI per fornire l'elaborazione AI su larga scala", ha dichiarato Lisa Su, presidente e amministratore delegato di AMD. Il manager ha sottolineato come "questa partnership unisce il meglio di AMD e OpenAI per creare un vero vantaggio per tutti, consentendo lo sviluppo dell'intelligenza artificiale più ambizioso al mondo e facendo progredire l'intero ecosistema dell'intelligenza artificiale".
L'incursione di AMD nei chip specifici per l'intelligenza artificiale è stata apprezzata dagli investitori e infatti le azioni sono aumentate ai massimi storici alla Borsa americana. In questo modo, la dirigenza può utilizzare la sua forza finanziaria per investire sulle sue prospettive di crescita.
"Si prevede che la nostra partnership con OpenAI porterà decine di miliardi di dollari di entrate per AMD, accelerando al contempo la costruzione dell'infrastruttura AI di OpenAI", ha dichiarato Jean Hu, direttore finanziario della società con sede a Santa Clara, California. "Questo accordo crea un significativo allineamento strategico e valore per gli azionisti e si prevede che aumenterà notevolmente gli utili per azione non-GAAP di AMD".
Per OpenAI, l'accordo è l'ultimo grande affare sui data center in ordine temporale. Il mese scorso, la startup americana specializzata nell'intelligenza artificiale ha firmato un accordo con Nvidia da 100 miliardi di dollari per la costruzione di infrastrutture AI e nuovi data center con capacità di almeno 10 gigawatt di potenza.
La partnership con AMD permette alla società guidata da Sam Altman di sviluppare una maggiore capacità di calcolo, di fronte a una domanda di strumenti di intelligenza artificiale in costante aumento.
Si tratta di "un passo importante nella costruzione della capacità di calcolo necessaria per realizzare il pieno potenziale dell'AI", ha affermato Altman. "La leadership di AMD nei chip ad alte prestazioni ci consentirà di accelerare il progresso e di portare i vantaggi dell'intelligenza artificiale avanzata a tutti più velocemente".
Tuttavia rimane il quesito, sollevato da molti osservatori finanziari, su come questa quantità enorme di spesa per l'infrastruttura di intelligenza artificiale verrà recuperata e quindi se l'attuale tasso di espansione sarà sostenibile.