Siamo nel mezzo di un cambiamento epocale nella composizione demografica globale, che avrà un impatto profondo sull’economia e sui mercati (Longevity economy: cos’è, settori e azioni che dovresti monitorare).
Le aziende capaci di cavalcare la mega-tendenza legata all’invecchiamento della popolazione globale avranno un vantaggio competitivo significativo, beneficiando di una domanda crescente e costante nel tempo. Vediamo perché.
Megatrend invecchiamento: la salute non va in pensione
I baby boomer invecchiano e, con l’età, cresce il bisogno di cure mediche e farmaci. Indipendentemente dall’inflazione, dalle politiche delle Banche centrali o dal ciclo economico, la domanda di prodotti sanitari resta solida.
Il settore sanitario sta infatti vivendo un vero e proprio boom: dal 2012, la spesa sanitaria totale negli USA è aumentata del 75% e oggi rappresenta il 20% del PIL. Investire in aziende che operano all’interno di una megatrend strutturale come l’invecchiamento della popolazione aumenta notevolmente le probabilità di successo.
Un titolo mediocre può diventare buono, e uno già buono può trasformarsi in un investimento straordinario, se sostenuto da un trend forte e durevole. Vediamo quindi quali possono essere le azioni da tenere d’occhio per cercare di cavalcare questo trend.
Aging Megatrend: 3 azioni da tenere d’occhio a Wall Street
Vediamo tre aziende statunitensi che potrebbero beneficiare significativamente di questa tendenza demografica.
1. Eli Lilly and Company (LLY)
Con sede in Indiana e fondata nel 1876, Eli Lilly è una delle aziende farmaceutiche più storiche e innovative del mondo. Con oltre 40.000 dipendenti e vendite in 110 Paesi, genera oltre 28 miliardi di dollari di fatturato annuo. La sua forza sta nella ricerca: dedica oltre il 25% delle vendite a R&D, molto sopra la media del settore.
Questo impegno ha prodotto risultati eccezionali. LLY è stato il titolo farmaceutico più performante degli ultimi anni: +1.354% in dieci anni, +328% negli ultimi tre. L’azienda è leader in trattamenti per diabete, oncologia e immunologia, con farmaci difficili da replicare e protetti da solidi brevetti. Due nuovi farmaci in attesa di approvazione FDA – uno per l’Alzheimer e uno per l’obesità – potrebbero essere veri e propri game-changer.
2. AbbVie (ABBV)
Nata nel 2013 dallo spin-off di Abbott Laboratories, AbbVie ha costruito la sua fama grazie a Humira, il farmaco per le malattie autoimmuni più venduto al mondo. Tuttavia, la scadenza dei brevetti ha ridotto significativamente i ricavi nel breve termine.
Nonostante ciò, AbbVie ha una pipeline tra le più promettenti del settore, con oltre 50 farmaci in fase avanzata di sviluppo. I nuovi farmaci Skyrizi e Rinvoq dovrebbero compensare il calo di Humira, e la società è attesa a tornare a crescere già dal prossimo anno. Il titolo ha reso mediamente il 25% annuo negli ultimi tre anni, segno della fiducia del mercato nel suo futuro.
3. UnitedHealth Group (UNH)
UnitedHealth è il colosso dell’assicurazione sanitaria negli Stati Uniti, con 324 miliardi di dollari di ricavi annuali e 149 milioni di clienti in 33 Paesi. Opera su tutta la filiera della sanità, il che le consente di controllare meglio i costi rispetto ai concorrenti – una leva cruciale in un contesto inflazionistico.
Le dimensioni contano: l’enorme scala di UNH le permette di negoziare prezzi migliori, effettuare acquisizioni e mantenere margini robusti. Il titolo ha superato ampiamente il rendimento del mercato negli ultimi anni, con il doppio della performance su 3 e 5 anni, e il quadruplo negli ultimi 10. Tutto questo con una volatilità molto bassa (beta 0,69).