Concetti chiave del trading online | Investire.biz

Concetti chiave del trading online

Come in tutte le cose, passare all'azione è l'unico modo per imparare davvero a fare trading.

Esistono dei concetti chiave che vanno capiti ed assimilati prima di fare una operazione di trading, al fine di paertire con il piede giusto, evitando errori che possano costarci del denaro.

Trading pratico

Prezzo bid

Il prezzo bid è il prezzo di vendita di un prodotto finanziario. Accedendo ad una piattaforma di negoziazione, troveremo prezzi bid e ask per ogni asset offerto.

Il bid è il prezzo al quale noi (traders) siamo disposti a vendere il sottostante, mentre la nostra banca o broker è disposta a comprare.

Il prezzo bid è detto anche “Denaro” e sarà sempre leggermente inferiore al prezzo di mercato, mentre il prezzo ask sarà sempre leggermente superiore.

Prezzo ask

Il prezzo ask è il prezzo di acquisto di un prodotto finanziario. Accedendo ad una piattaforma di negoziazione, troveremo prezzi ask e bid per ogni asset offerto.
L'ask è il prezzo al quale noi (traders) siamo disposti ad acquistare il sottostante, mentre la nostra banca o broker è disposta a vendere.

Il prezzo ask è anche definito “Lettera".

Cos'è lo spread

Lo spread è la differenza tra il prezzo al quale è possibile acquistare uno strumento finanziario sul mercato e il prezzo al quale è possibile venderlo. In realtà esprime il profitto da parte dell'intermediario per il servizio fornito al trader per operare nei mercati finanziari.

Lo spread è tanto più limitato quanto più quello strumento finanziario è liquido, cioè quanto più la domanda si avvicina all'offerta. Nel caso invece in cui il prodotto è poco trattato sul mercato è possibile vedere uno spread ampio, che rende l'idea di quanto la domanda si distanzi dall'offerta.

Se ad esempio si acquista uno strumento molto liquido come il cross EUR/USD, supponendo che il prezzo ask sia 1,1079 e il prezzo bid 1,1080, lo spread sarà dato dalla differenza tra il prezzo bid e il prezzo ask, quindi:
1,1080-1,1079 = 0,0001

Questo vuol dire che, per ogni lotto trattato che corrisponde a 100.000 dollari, il profitto dell'intermediario sarà dato da:
0,0001 x 100.000 = 10 dollari

Gli attori del mercato azionario: la Borsa, le banche, i broker

Sul mercato azionario lavorano sostanzialmente tre tipi di entità: conosciamole insieme e delineiamo le loro caratteristiche principali, attività e compiti.
Leggi la guida.

La leva finanziaria

Uno dei concetti fondamentali da capire è quello della leva finanziaria (e del margine), strumento che consente di amplificare i guadagni (ma attenzione, anche le perdite) in quanto ci permette di esporci con piu' capitale di quello che effettivamente abbiamo sul conto.
Scopri tutto sul margine e la leva finanziaria.

I vari tipi tipi di ordini

Volete comprare una azione o un altro strumento finanziario al prezzo attuale? Allora basterà inserire, nella vostra piattaforma, un ordine a mercato. Se invece volete aspettare che si verifichino determinate condizioni di prezzo, allora avrete bisogno di utilizzare altri tipi di ordini, a secondo di quello che volete ottenere.
Leggi di più sugli ordini.

Lo stop loss e il target price

La prima regola del trading è "tagliare le perdite e lasciar correre i profitti", esattamente quello che ci aiutano a fare lo stop loss ed il target price.
Approfondisci con la guida dedicata.

Il money management

"Money management" è il termine inglese con cui viene indicata quella che è la corretta gestione della propria operazione di trading, dal punto di vista del rischio. Che siate un trader aggressivo piuttosto che conservativo, la decisione di quanto esporsi sul mercato va presa prima di cliccare.
Leggi di più sul money management.

Il deposito titoli

Il deposito titoli è uno strumento fondamentale per effettuare attività finanziarie e osservarne i risultati: ecco la guida completa a questo asset.
Leggi tutto sul deposito titoli.

Chi sono i Trader

Il trader è un operatore finanziario che acquista e vende strumenti finanziari sui mercati regolamentati e non regolamentati.

Il trader si distingue dal broker per il fatto che quest'ultimo è un intermediario che esegue, trattenendo una commissione, gli ordini di acquisto del trader che compra e gli ordini di vendita del trader che vende.

Come funzionano le operazioni con trader e broker, schema


Quindi da questo si evince che il trader è colui che sostiene il rischio del capitale investito nell'operazione di trading. Il broker invece, limitandosi ad eseguire l'ordine, non sostiene alcun rischio.

Il trader può essere di tre tipologie:

  1. Trader professionista. È colui che opera sul mercato in modo professionale e con continuità, può essere quindi un'istituzione come una banca, una Sim, una Sgr, un Hedge fund, ecc.
  2. Piccolo investitore privato. Si tratta di qualunque soggetto che, aprendo un conto di trading presso un broker, effettua operazioni per conto proprio senza avere alcuna qualifica ed essendo dotato di capitali contenuti.
  3. Speculatore. È un soggetto che opera in modo non professionale ma effettua operazioni di trading con capitali ingenti, con lo scopo di trarre profitto speculativo dalle stesse.

A seconda delle operazioni eseguite si può effettuare un'ulteriore distinzione tra:

  • Trader direzionale. È un trader che effettua operazioni in acquisto o in vendita seguendo una direzione del mercato dello strumento finanziario trattato.
  • Trader non direzionale. Si tratta di un trader che costruisce un portafoglio di trading formato da strumenti finanziari che tra di loro hanno una direzione opposta, in modo da compensare gli effetti dei vari scenari del mercato.
  • Trader automatico. Èun tipo di trader che non prende decisioni in autonomo ma si affida ad automatismi, come algoritmi matematici, per la decisione di operazioni di trading.

In base al timeframe adottato si può distinguere tra:

  • Trader di posizione. È un trader che effettua delle operazioni che hanno una durata media superiore ai 30 giorni, quindi che guarda al medio-lungo termine. Solitamente le operazioni sono poche e mirate.
  • Day o multiday trader. È colui che effettua diverse operazioni di trading con un orizzonte temporale almeno giornaliero, quindi con una visione del mercato a medio termine.
  • Scalper. Si parla di un trader che effettua una quantità elevata di operazioni di breve o brevissimo termine con lo scopo di prendere da esse tanti piccoli profitti.

Cos'è il For.ex. o Forex

Il For.ex. o Forex, il cui acronimo sta per Forex Exchange Market, è un mercato finanziario non regolamentato dove gli operatori finanziari, che possono essere banche centrali, banche privati, fondi, piccoli trader e simili, si scambiano valute.

Il mercato è over the counter, nel senso che non vi è un'autorità centrale di vigilanza che regola le contrattazioni, ma queste avvengono tramite il libero scambio tra le parti attraverso un network internazionale attivo 24 ore su 24, che poggia su 4 principali piazze finanziarie valutarie (Sidney, Tokyo, Londra, New York).

Cos'è un cross

Il cross non è altro che il rapporto tra due valute quotate sul mercato Forex. Al numeratore vi è la valuta di riferimento denominata base currency, mentre al denominatore quella secondaria chiamata quote currency. Se ad esempio il cross eur/usd è pari a 1,10, significa che per acquistare 1 euro sono necessari 1,10 dollari.

Ovviamente questo rapporto non è costante, ma varia in funzione della domanda e dell'offerta di una valuta rispetto all'altra sul mercato valutario. Quindi, se il cross passa da 1,10 a 1,11, vuol dire che per acquistare 1 euro sono necessari ora 1,11 dollari: è dunque aumentata la domanda di euro rispetto all'offerta ed è diminuita quella di dollari.

Cosa sono le majors

Le major sono le coppie di valute più scambiate nel Forex e, per questo, caratterizzate da spread tra domanda e offerta più contenuti. Solo le major infatti rappresentano l'80% degli scambi che avvengono ogni giorno sul mercato.

Esse hanno a riferimento sempre il dollaro americano e riguardano:

  • EUR/USD  (Euro/Dollaro Americano);
  • GBP/USD (Sterlina/Dollaro Americano);
  • USD/JPY (Dollaro Americano/Yen);
  • AUD/USD (Dollaro Australiano/Dollaro Americano);
  • NZD/USD (Dollaro Neozelandese/Dollaro Americano);
  • USD/CAD (Dollaro Americano/Dollaro Canadese);
  • USD/CHF (Dollaro Americano/Franco Svizzero).

Cosa sono le minors

Le minor sono le altre coppie valutarie che non si legano al dollaro americano e sono meno trattate rispetto alle major, quindi caratterizzate da spread tra domanda e offerta più elevati.
Esse riguardano:

  • EUR/GBP  (Euro/Sterlina);
  • EUR/JPY    (Euro/Yen);
  • EUR/CHF   (Euro/Franco Svizzero);
  • EUR/AUD  (Euro/Dollaro Australiano);
  • EUR/CAD  (Euro/Dollaro Canadese);
  • GBP/AUD  (Sterlina/Dollaro Australiano);
  • GBP/CHF   (Sterlina/Franco Svizzero);
  • GBP/JPY    (Sterlina/Yen);
  • AUD/CAD  (Dollaro Australiano/Dollaro Canadese);
  • AUD/CHF  (Dollaro Australiano/Franco Svizzero);
  • AUD/JPY   (Dollaro Australiano/Yen):
  • AUD/NZD  (Dollaro Australiano/Dollaro Neozelandese)
  • EUR/NZD  (Euro/Dollaro Neozelandese);
  • CAD/JPY   (Dollaro Canadese/Yen);
  • CHF/JPY   (Franco Svizzero/Yen);
  • NZD/JPY  (Dollaro Neozelandese/Yen).

Cosa sono le exotics

Le exotics riguardano le coppie di valute che hanno a riferimento monete dei paesi emergenti. Sono solitamente cross valutari poco trattati e molto volatili, per cui gli spread spesso sono molto alti. Le valute dei principali paesi emergenti comprendono:

  • Rublo Russo (RUB);
  • Lira Turca (TRY);
  • Fiorino Ungherese (HUF);
  • Corona Ceca (CZK);
  • Zloty Polacco (PLN);
  • Leu Romeno (RON);
  • Dollaro di Hong Kong (HKD);
  • Rand Sudafricano (ZAR);
  • Peso Messicano (MXN);
  • Dollaro di Singapore (SGD);
  • Riya Saudita (SAR);
  • Real Brasiliano (BRL);
  • Dollaro di Taiwan (TWD).

Cosa sono le nordics

Le nordics sono coppie valutarie che hanno come riferimento la valuta dei paesi del Nord Europa che non fanno parte dell'Eurozona, come Svezia, Norvegia e Danimarca.
Quindi i cross riguarderanno queste valute:

  • Corona Norvegese (NOK);
  • Corona Svedese (SEK);
  • Corona Danese (DKK).

Cosa sono le commodities

Le commodities sono le materie prime che vengono negoziate sui mercati finanziari. Bisogna distinguere se esse vengono scambiate con la consegna fisica del bene oppure no.

Nel primo caso l'operazione avviene in una piazza di scambio specifica al prezzo di spot market. Nel secondo caso, invece, non viene effettuato alcuno scambio di merce fisica, bensì si utilizzano dei contratti a termine come i futures o i cfd aventi come sottostante il valore della materia prima.

Le commodities possono essere di due tipi:

  1. Hard commodities. Si tratta di materie prime estratte dal suolo, come oro, petrolio, gas naturale, rame, zinco e simili;
  2. Soft commodities. Sono materie prime che invece vengono coltivate o raccolte in agricoltura, come grano, zucchero, caffè, orzo, avena, cotone, cacao, ecc.

Cos'è il book di negoziazione

Il book di negoziazione è un quadro riepilogativo delle condizioni a cui si sta per acquistare o vendere un prodotto finanziario ed è diverso a seconda dello strumento trattato.
Un book di negoziazione completo comprende:

  • Il prezzo denaro, ossia il prezzo al quale il mercato è disposto ad acquistare un prodotto. Quindi per il trader venditore è il prezzo al quale può venderlo;
  • Il prezzo lettera, cioè il prezzo al quale il mercato è disposto a vendere un prodotto. Quindi per il trader compratore è il prezzo al quale può acquistarlo. Il prezzo lettera è sempre maggiore del prezzo denaro e la differenza di prezzo è lo spread che viene incassato dall'intermediario per il servizio svolto.
  • La quantità espressa in numero di quello strumento finanziario che è possibile acquistare o vendere in corrispondenza di ogni livello di prezzo;
  • Il numero di operatori che per ogni livello di prezzo sono disposti a comprare o vendere quel prodotto finanziario.

Si osservi ad esempio il seguente book di negoziazione per l'azione XYZ:

esempio di book di negoziazione

La prima riga, ad esempio, indica che vi è 1 solo trader che è disposto ad acquistare 79 azioni XYZ al prezzo di 1,7590, mentre vi sono 6 trader che sono disposti a vendere fino a 18.761 azioni XYZ al prezzo di 1,76.

La seconda riga segnala che 6 operatori sono disposti ad acquistare fino a 22.881 azioni XYZ al prezzo di 1,7585, mentre ci sono 5 operatori che vorrebbero vendere fino a 31.431 azioni XYZ al prezzo di 1,7605 e così via.

Quindi un operatore che volesse acquistare sul mercato l'azione XYZ lo potrebbe fare al prezzo di 1,76, che è quello più conveniente tra tutti quelli proposti dagli operatori che sono disposti a vendere quell'azione. Se volesse vendere l'azione XYZ detenuta in portafoglio, invece, lo potrebbe fare a 1,7590 visto che c'è un operatore disposto ad acquistare a quel prezzo.

Cosa vuol dire andare short

Esistono due tipi di ordini che è possibile effettuare sul mercato:

  1. Long, quando si acquista un prodotto finanziario;
  2. Short, quando si vende uno stesso prodotto.

Quando "si va short", quindi, si intende che si sta assumendo una posizione "corta" cioè, in gergo finanziario, di vendita. La cosa assume una connotazione diversa a seconda dello strumento trattato.

Se, ad esempio, si è short sul cross valutario EUR/USD significa che si stanno vendendo euro e comprando dollari. Quindi, se l'operazione rimane aperta oltre la giornata, maturano interessi sui dollari e si pagano interessi sugli euro per ogni giorno di apertura della posizione.

Se si è short su un titolo azionario, bisogna distinguere due casi:

  1. se il titolo lo si possiede già, allora in quel caso semplicemente si vende un'azione che si era precedentemente acquistata;
  2. se il titolo non lo si possiede, allora in tal caso è l'intermediario che effettua un prestito di titoli tra quelli che ha in portafoglio, addebitando un tasso di interesse e una commissione per il servizio fornito.

Ordini in marginazione

Gli ordini in marginazione sono degli ordini che vengono effettuati in leva finanziaria, ossia quando non si ha completa disponibilità per acquistare un titolo sul mercato. In tal caso la differenza viene finanziata dall'intermediario, il quale applica un tasso di interesse per il finanziamento e una commissione per il servizio svolto.

Se, ad esempio, vengono acquistate 1.000 azioni Alfa al prezzo di 10 euro per un esborso complessivo di 10.000 euro in marginazione 20%, significa che per l'acquisto la cifra investita di capitale proprio è di 2.000 euro mentre 8.000 euro vengono finanziati dall'intermediario. Su qeusti ultimi decorreranno gli interessi ad un tasso prestabilito.

Cos'è il costo del finanziamento

Il costo del finanziamento consiste nell'interesse che viene applicato dall'intermediario per il prestito di denaro che effettua nei confronti del trader, per le operazioni sul mercato dove quest'ultimo non possiede tutto il denaro necessario.

Se, ad esempio, il trader vuole acquistare 10.000 azioni FCA al prezzo di 15 euro e non ha i 150.000 euro occorrenti, ma solo 50.000 euro, col benestare dell'intermediario il trader può effettuare un ordine a marginazione, dove 100.000 euro vengono finanziati dal broker proprio per permettere al trader di comprare tutte e 10.000 le azioni desiderate.

Se il tasso applicato per le operazioni di funding è del 5%, ad esempio, il costo del finanziamento sarà:
5% x 100.000 = 5.000 euro.

Quindi dal profitto eventuale dovrà essere decurtato di questo costo.

Cos'è lo swap

Lo swap rappresenta il costo sostenuto o il profitto ottenuto per il fatto di tenere una posizione aperta oltre la giornata di contrattazione. Quando una posizione non viene chiusa, il broker effettua il rollover a cavallo tra la chiusura e la riapertura della giornata di contrattazioni, cioè chiude e riapre le posizioni in essere applicando un tasso di interesse, che è il tasso overnight.

In realtà la cosa è più complessa. Nel mercato Forex ad esempio se una coppia valutaria non viene chiusa a fine giornata, sulla valuta che si compra maturano tassi di interesse e sulla valuta che si vende si pagano tassi di interesse. Tale differenza non è altro che lo swap.

Ad esempio, se si ha una posizione long su EUR/USD, significa che si sono acquistati euro su cui maturano interessi e ci si è finanziati in dollari, su cui di pagano gli interessi. Se il tasso in euro è dello 0,25% e il tasso in dollari dell'1,75%, vuol dire che sulla quantità acquistata di EUR/USD si paga uno swap dell'1,50% annuo. Se si è investito 100.000 euro, ogni anno quindi si pagano 1.500 euro di solo swap, che viene però addebitato sul conto trading giornalmente per la cifra corrispondente.

Lo swap invece si incassa nel caso in cui la posizione su EUR/USD è short, in quanto ci si finanzierebbe in euro pagando lo 0,25% e si investirebbe in dollari ottenendo l'1,75% di interesse.

Cos'è un lotto

Un lotto è l'equivalente della quantità minima di uno strumento finanziario che è possibile acquistare sul mercato. Tale quantità varia a seconda dello strumento trattato. Per il Forex, ad esempio, un lotto corrisponde a 100.000 dollari, mentre nel mercato azionario non vi è un misura unica ma dipende dal titolo quotato, così come nel mercato obbligazionario, degli etf e altri.

Cos'è un minilotto

Un minilotto è la quantità minima di valuta che è possibile acquistare o vendere, che corrisponde a 10.000 dollari. La gran parte dei broker consente l'utilizzo del minilotto al posto del lotto come quantità minima, proprio per venire incontro alle esigenze finanziarie dei trader retail che non hanno disponibilità per fare operazioni di una certa portata.

Cos'è un microlotto

Un microlotto è la quantità minima di valuta che è possibile acquistare o vendere, corrispondente a 1.000 dollari. Alcuni broker consentono ai trader di operare con microlotti per rispondere alle esigenze dettate da conti di trading molto ridotti.

Cos'è un pip

Un pip è la variazione minima di prezzo di un cambio valutario. Se ad esempio l'EUR/USD quota 1,1078, un pip corrisponde ad una variazione di 0,0001. In termini monetari, per ogni lotto di EUR/USD acquistato un pip ha un valore di 10 dollari.

Se al posto di un cross valutario si considera un titolo azionario non si parla di pip, ma di tick.

Cos'è lo slippage

Lo slippage è la differenza che corre tra il prezzo al quale un ordine viene eseguito e quello al quale è inserito a mercato. Tale differenza può essere determinata da:

  • un eccesso di volatilità, dettata soprattutto da notizie importanti di mercato che creano appunto uno "slittamento" del prezzo, tale per cui l'ordine desiderato non viene eseguito;
  • un gap di prezzo che avviene soprattutto all'apertura della giornata delle contrattazioni.

Ad esempio, si supponga che l'azione Gamma chiuda la giornata borsistica con una quotazione di 10 euro e si abbia inserito un ordine di vendita delle azioni detenute in portafoglio a 10,20. Nel dopoborsa viene pubblicata una trimestrale brillante della società Gamma e il giorno dopo, all'apertura delle contrattazioni, l'azione fa un salto di prezzo a 10,40: in tal caso l'ordine di vendita non verrà eseguito perché il prezzo è passato direttamente a 10,40 senza toccare 10,20.

In tal caso lo slippage è positivo, ma diventa negativo quando si inserisce un ordine di stop loss e una notizia pessima fa precipitare il prezzo al di sotto dell'ordine immesso. Quindi se, ad esempio, lo stop loss è stato fissato a 9,80 e per effetto di una trimestrale pessima l'azione Gamma apre le contrattazioni a 9,60, lo stop loss non viene preso e si è costretti a chiudere la posizione, se lo si desidera, ad un livello di prezzo più basso (a meno che non vi sia un conto trading con stop loss garantito).

Cos'è uno spike?

Lo spike è una conformazione grafica che si viene a creare quando vi è una crescita elevata di volumi, che spinge il prezzo di un strumento finanziario velocemente in una direzione per poi prendere la direzione opposta. Questo avviene solitamente quando vi è una notizia molto rilevante che riguarda quello strumento e, molto spesso, annuncia la fine di un trend in un intervallo temporale.

Cos'è l'insider trading

L'insider trading consiste nell'acquisto o nella vendita di strumenti finanziari sfruttando informazioni riservate che non sono conosciute al pubblico. Lo scopo, ovviamente, è quello di ottenere da tali informazioni un vantaggio economico rispetto agli altri operatori sul mercato: per questo l'insider trading va annoverato tra i reati che vengono commessi in ambito finanziario.

Cos'è l'aggiotaggio

L'aggiotaggio è la diffusione di notizie false e fraudolente che vengono fatte circolare negli ambienti finanziari con lo scopo di alterare il prezzo di uno strumento finanziario, per ottenere un indubbio vantaggio economico. Esso fa parte dei reati finanziari punibili con la reclusione fino a 3 anni.

Cos'è il moral hazard

Il moral hazard (o rischio morale) è un comportamento eticamente discutibile, che viene effettuato da un operatore finanziario nei confronti di una controparte, sfruttando una posizione di vantaggio informativo.
Ad esempio è stato un caso di moral hazard il comportamento da parte di alcuni istituti di credito che hanno concesso mutui molto rischiosi sapendo che, in caso di scenari negativi, avrebbero potuto usarli come collaterale nelle operazioni di finanziamento presso la banca centrale.

Cosa sono i rumors

I rumors sono delle voci che hanno quasi sempre un fondamento di verità e vengono fatte circolare negli ambienti finanziari riguardo un determinato strumento. Solitamente essi spingono il prezzo verso una direzione o verso l'altra, almeno fino a quando tali indiscrezioni non vengono confermate.

Cosa vuol dire quando il prezzo "sconta" una notizia

Il prezzo di un titolo finanziario "sconta una notizia" quando il mercato si aspetta che un certo accadimento riguardante il titolo stesso si verificherà, quindi si muove in anticipo con le operazioni di trading.
Ad esempio, se il mercato prevede che la banca centrale americana abbasserà i tassi di interesse, comincerà prima della decisione stessa a vendere dollari sul mercato.

Cos'è il collaterale

Il collaterale è un asset finanziario che viene emesso da parte di un operatore finanziario come garanzia di una forma di finanziamento ricevuta.
Ad esempio, molto conosciuto è l'utilizzo come collaterale dei titoli di stato o dei mutui che vengono dati a garanzia da parte degli istituti di credito, per ottenere finanziamenti da parte della banca centrale o da altre banche private.
Le operazioni pronti contro termine sono un esempio emblematico di utilizzo dei collaterali.

Cos'è l'after hours

L'after hours (o fuori borsa) è un mercato regolamentato che ha luogo dopo l'orario di chiusura delle borse e riguarda i titoli più liquidi del mercato.
Esso consiste in due fasi:

  • Una prima fase, che va dalle 17.50 alle 18.00, dove gli intermediari autorizzati possono fare delle proposte bilaterali di acquisto o vendita su strumenti finanziari noti e sulla base del prezzo di chiusura della giornata borsistica.
  • Una seconda fase, che va dalle 18.00 alle 20.30, dove vi è una negoziazione in continua tra tutti gli operatori sul mercato.

Una volta chiusa la fase dell'after hours, l'indomani i prezzi dei titoli ripartono dalla chiusura della seduta diurna: non vi è quindi alcuna continuità con la seduta serale.

Cosa vuol dire mercato toro/bull market

Un mercato può definirsi "toro" quando attraversa una fase rialzista in cui gli acquirenti, denominati bullish, crescono e sostengono la domanda dei titoli finanziari.

Cosa vuol dire mercato orso/bear market

Un mercato è "orso" quando è in una fase ribassista dove prevalgono i venditori, chiamati bearish, sui compratori.

Cos'è il rally

Il rally consiste in un periodo più o meno lungo di aumento dei prezzi sostenuto, che segue a momenti di lateralità del mercato o come inversione di una fase ribassista.

Cos'è la volatilità

La volatilità consiste nella velocità che un prezzo di uno strumento finanziario impiega per passare da un livello all'altro. Quanto più una situazione di mercato è turbolenta, tanto più accentuata è tale velocità e, dunque, tanto maggiore sarà la volatilità.

Cos'è la correlazione

La correlazione indica il legame tra strumenti finanziari sui mercati. Essa può riguardare titoli della stessa specie, ad esempio due valute, oppure strumenti diversi, come ad esempio una valuta con una materia prima.

Ecco altri esempi.
L'euro e la sterlina sono correlati positivamente in quanto fanno parte dello stesso blocco europeo, mentre entrambi sono correlati inversamente con le valute rifugio come lo yen o il franco svizzero.

Il petrolio è correlato positivamente con il dollaro canadese e il dollaro australiano, in quanto Canada e Australia sono dei grandi esportatori di petrolio. È anche correlato in modo positivo con la sterlina britannica, in quanto il 25% del FTSE100 è rappresentato da compagnie petrolifere ed energetiche, mentre è correlato negativamente con lo yen poichè il Giappone, essendo un grande esportatore, in generale sostiene maggiori costi per il trasporto all'aumento del prezzo del petrolio.

L'oro, infine, è correlato positivamente con il dollaro australiano perché l'Australia è il terzo produttore al mondo di oro.

Cos'è un arbitraggio

Un arbitraggio è un'operazione che ha lo scopo di trarre vantaggio da inefficienze del sistema finanziario o dalle piattaforme di trading, per ottenere dei profitti certi.
Se, ad esempio, il prezzo del grano viene quotato  250 dollari a tonnellata in un mercato e 280 dollari in un altro mercato, si può acquistare nel primo e vendere nel secondo, ottenendo un profitto di 30 dollari.

Cos'è l'Hedging

L'hedging è la copertura di un'operazione in corso, effettuandone una di segno contrario. Se, ad esempio, si acquistano titoli azionari contando su un rialzo delle borse, ci si può coprire acquistando delle opzioni put sugli stessi titoli che proteggano il captale da un eventuale ribasso.

Cos'è il pullback

Il pullback è il ritracciamento del prezzo di uno strumento finanziario, che segue ad una fase più o meno lunga di rialzi o di ribassi.

Cos'è il trailing stop

Il trailing stop è un ordine dinamico di stop loss che cambia a mano a mano che il prezzo si muove. Se, ad esempio, per l'azione Alfa quotata 20 dollari si fissa uno trailing stop di 0,5, significa che lo stop loss passa da 19,50 a 20 quando il prezzo aumenta a 20,5; da 20 a 20,5 se il prezzo sale a 21 e così via.

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