Nel giorno in cui l'attenzione del mercato è tutta rivolta alla pubblicazione nel primo pomeriggio degli importanti dati sull'inflazione americana, variabile che indirizzerà la prossima settimana la Federal Reserve nella definizione della scelta sui tassi di interesse, i futures dei listini azionari europei impostati sulla sostanziale parità anticipano un avvio di giornata poco movimentato. Da segnalare tra gli indici di riferimento del Vecchio Continente la sottoperformance relativa del CAC 40, attualmente il peggiore rispetto a DAX e FTSE Mib.
Guardando proprio all'indice di riferimento di Piazza Affari, il FTSE Mib dovrebbe avviare le contrattazioni sopra i 34.500 punti. Dal punto di vista operativo la tenuta di questi livelli risulta positiva per la riattivazione del trend rialzista delle passate giornate, con le quotazioni che in tal senso si indirizzerebbero dapprima verso i 34.750-34.800 punti e successivamente verso la soglia psicologica dei 35.000 punti.
Facendo un passo indietro a ieri, tra i temi che hanno caratterizzato la seduta di Wall Street vi è stato quello di Walgreens Boots Alliance. Le azioni della catena farmaceutica anglo-americana hanno fatto un corposo balzo in avanti sulle indiscrezioni che un fondo di private equity l'avrebbe messa nel mirino. Andiamo ad approfondire le novità in merito.
Walgreens: Sycamore Partners interessato al Gruppo
Secondo alcune indiscrezione di stampa sembrerebbe che Wallgreens Boots Alliance, che ha in Stefano Pessina il suo principale azionista con il 16,9% del capitale, sia finito nelle mire del private equity Sycamore Partners, specializzato in investimenti nel settore retail e dei beni di consumo.
Nel caso di un accordo, che comunque non dovrebbe arrivare prima del prossimo anno, il deal rappresenterebbe la più importante acquisizione portata a termine da Sycamore Partners. Wallgreens ha una valutazione di quasi 7,5 miliardi di dollari, dopo aver toccato i 100 miliardi di dollari nel 2015.
L'eventuale acquisizione potrebbe risolvere gran parte dei problemi che nel corso degli ultimi 15 mesi hanno impattato sul gigante delle farmacie al dettaglio. Infatti nel settembre dello scorso anno il CEO Rosalind Brewer si era dimesso improvvisamente, con Tim Wentworth che aveva assunto il ruolo di amministratore delegato. Il manager, per cercare di diminuire un debito a lungo termine superiore agli 8 miliardi di dollari, ha annunciato non solo la rimozione di numerosi dirigenti di medio livello ma anche un piano di riduzione dei costi da 1 miliardo di dollari e la chiusura di 1.200 negozi nel corso dei prossimi tre anni.
E' probabile che nel caso di un'acquisizione da parte di Sycamore questo piano possa rappresentare la base di partenza ma non l'unica via da intraprendere per abbattere la posizione debitoria. Il fondo potrebbe infatti mettere in campo una decisa ristrutturazione del Gruppo farmaceutico cedendo parti di alcuni asset ritenuti no core.
Wallgreens ha chiuso l'anno fiscale 2024, terminato lo scorso 31 agosto, con vendite in crescita del 6,2% a 147,7 miliardi di dollari e un utile per azione rettificato in calo del 27,9% a 2.88 dollari. Su questi numeri hanno impattato negativamente la pressione netta sui rimborsi, minori guadagni da vendita e leasing e lo storno degli accantonamenti per incentivi dell’anno precedente, in parte compensato dai risparmi sui costi e dal miglioramento della redditività nel segmento U.S. Healthcare.
Azioni Walgreens: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sul titolo. Con volumi in decisa accelerazione rispetto alla media giornaliera mensile, è stata una seduta all'insegna del rally quella di ieri per le azioni Walgreens che, con un guadagno di oltre il 17,7%, hanno chiuso le contrattazioni in area 10,42 dollari.
Una conferma delle quotazioni sopra la soglia dei 10 dollari, dovrebbe riportare il titolo verso i massimi intra di ieri situati sugli 11,30 dollari, che rappresentano i massimi degli ultimi 4 mesi. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare, almeno nel breve termine, la struttura grafica con possibili ulteriori apprezzamenti prima verso gli 11,90 dollari e in seguito i 12,80 dollari. Nel caso in cui le azioni dovessero lasciarsi alle spalle questi ultimi livelli, si aprirebbero le porte per andare a chiudere quell'ampio gap-dowm, lasciato aperto lo scorso 26 giugno nei pressi dei 15,40 dollari.
Al contrario il ritorno delle quotazioni sotto i 10 dollari, da una parte catalogherebbe il movimento di queste ultime ore come un normale rimbalzo e dall'altra andrebbe a riattivare il trend primario discendente. In questo caso si avrebbe un primo obiettivo sui 9,20-9,15 dollari e successivamente gli 8,40 dollari.
La mancata tenuta di tali supporti farebbe aumentare le chance di un test sui minimi di sempre situati vicino alla soglia degli 8 dollari. Fondamentale diventerebbe non perdere i supporti appena menzionati, per evitare un ulteriore indebolimento del quadro grafico con prossimi target situati in area 7,5 dollari.
Vuoi replicare ogni giorno la nostra operatività sia sul mercato azionario italiano che su quello americano? Iscriviti al servizio Pit Trading Long e Short ed entra a far parte del nostro canale privato Telegram.
DISCLAIMER
Investire.biz non offre servizi finanziari, regolamentati o di investimento. Le informazioni presenti sul sito non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web della società puntano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Si prega di leggere Dichiarazione di non responsabilità, Informativa sui rischi, Informativa sul trattamento dei dati personali e Termini e condizioni prima di utilizzare questo sito Web. Qui è invece possibile trovare le informazioni sul produttore dell'analisi.