Cosa succede quando un titolo viene delistato dalle Borse USA? Quali sono le implicazioni per gli investitori e per l’azienda?
Quando un titolo viene delistato dalle Borse USA, come il NYSE o il NASDAQ, questo cessa di essere negoziato in questi mercati regolamentati. Il delisting comporta diverse conseguenze per l’azienda, gli investitori e il mercato in generale. Il delisting può avvenire per diversi motivi e si suddivide in due categorie principali: delisting volontario e delisting forzato, ognuno dei quali ha motivazioni e conseguenze specifiche. Vediamo tutto nel dettaglio.
Delisting di un titolo in Borsa, le tipologie
Come accennato precedentemente, esistono due tipi di delisting: volontario e forzato. Un’azienda può scegliere di delistarsi volontariamente per diversi motivi, come la volontà di tornare privata o di trasferirsi su un altro mercato.
Questo accade spesso quando l’azienda viene acquisita da un’altra società, o in caso di un leveraged buyout, ovvero quando un gruppo di investitori privati acquista la società interamente per gestirla privatamente. In altri casi, l'azienda può decidere di delistarsi per evitare gli elevati costi di conformità alle normative delle Borse USA.
Il delisting forzato invece avviene quando un'azienda non riesce a rispettare i requisiti minimi richiesti dalla Borsa in cui è quotata. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, sia il NYSE che il NASDAQ impongono una serie di standard riguardanti la capitalizzazione di mercato, il prezzo minimo per azione e il numero minimo di azionisti.
La Consob americana, la U.S. Securities and Exchange Commission (SEC), impone alle Borse di stabilire e mantenere regole rigide per garantire l'integrità del mercato e proteggere gli investitori. Se un'azienda non rispetta questi requisiti per un periodo prolungato, riceve un avviso di non conformità e se non riesce a risolvere il problema entro il termine specificato, può essere delistata.
Normativa SEC e standard di conformità
La normativa della SEC impone alle Borse di mantenere regole che garantiscano che solo aziende con una struttura solida e trasparente siano presenti sui mercati principali.
La SEC stabilisce regole per le società quotate per garantire l’integrità del mercato, tra cui: il Securities Exchange Act del 1934, che richiede alle aziende quotate di fornire rendicontazioni finanziarie periodiche (come il modulo 10-K annuale e il 10-Q trimestrale) per garantire trasparenza e proteggere gli investitori, e la Rule 12b-2, che definisce i criteri per le aziende “piccole” che possono beneficiare di alcuni requisiti meno rigorosi in caso di delisting.
In generale, le regole della SEC e dei principali mercati, come il NYSE e il NASDAQ, proteggono il mercato e garantiscono che solo le aziende solide rimangano quotate, offrendo agli investitori uno strumento di controllo e di qualità per le loro decisioni di investimento.
Ad esempio, secondo il regolamento del NYSE, un titolo può essere delistato se il prezzo medio dell'azione rimane sotto 1 dollaro per un oltre 30 giorni. Il NASDAQ, allo stesso modo, impone un prezzo minimo di 1 dollaro per azione e un requisito di capitalizzazione minima di mercato.
Nel caso in cui un'azienda violi uno di questi requisiti, la Borsa emette un avviso di non conformità e concede un periodo di tempo (di solito 180 giorni per il NASDAQ) per rientrare nei requisiti. In assenza di risultati, la Borsa procederà con il delisting del titolo. La SEC può decidere una sospensione del titolo fino a 10 giorni, durante i quali svolgerà un'indagine preliminare.
Delisting titolo azionario: quali implicazioni per azionisti e azienda?
Quando un titolo viene delistato gli azionisti mantengono la proprietà delle azioni, ma perdono il vantaggio di una piattaforma di scambio regolamentata e con alta liquidità. Di conseguenza, il valore delle azioni può scendere significativamente a causa della scarsa domanda e della mancanza di accesso alla maggior parte degli investitori istituzionali.
Per continuare a vendere le proprie azioni, gli azionisti devono utilizzare il mercato over-the-counter (OTC), che ha un volume di scambi e una liquidità decisamente inferiori rispetto alle Borse principali. Gli scambi OTC avvengono su mercati come OTC Pink, dove i requisiti di trasparenza sono più ridotti, rendendo le azioni potenzialmente più volatili.
Il delisting rappresenta un segnale negativo per il mercato e può ridurre l’accesso dell’azienda ai capitali, poiché gli investitori istituzionali e i fondi sono spesso vincolati a investire solo in titoli quotati su Borse principali.
Inoltre, le aziende delistate non sono più obbligate a rispettare molte delle normative di reporting imposte dalla SEC, il che riduce la trasparenza finanziaria. Tuttavia, alcune società usano il delisting per ristrutturarsi o ridurre i costi di conformità, nella speranza di migliorare le proprie finanze prima di considerare una nuova quotazione.
In alcuni casi, un'azienda può lavorare per rimettersi in regola e tentare di riqualificarsi per essere quotata nuovamente in una delle Borse principali. Tuttavia, il processo di re-listing richiede che l'azienda dimostri una stabilità finanziaria sostenibile e il rispetto dei requisiti delle Borse e della normativa SEC, per quanto riguarda gli Stati Uniti.