Il recupero di Wall Street nella serata di ieri impatta positivamente sui futures del Vecchio Continente che, impostati al rialzo, anticipano un inizio di giornata all'insegna degli acquisti per i mercati azionari europei.
Con il focus rivolto al dato sull'inflazione USA in arrivo nel pomeriggio di domani, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni avvicinandosi nuovamente alla soglia dei 35.000 punti. Dal punto di vista operativo il recupero di tali livelli dovrebbe riattivare il trend primario al rialzo, i cui prossimi obiettivi sono posti sui 35-250-35.300 punti e a seguire i top degli ultimi 17 anni situati nei pressi dei 35.450-35.500 punti.
Tra i titoli da seguire in queste ore a Piazza Affari troviamo Brunello Cucinelli, con l'azienda che nella serata di ieri ha comunicato i dati preliminari del 2024. Andiamo a scoprirli nello specifico.
Brunello Cucinelli: nel 2024 ricavi in crescita del 12,2%
Nella serata di ieri Brunello Cucinelli ha comunicato i dati preliminari riguardanti lo scorso esercizio, che sono stati caratterizzati da numeri in decisa crescita. Nello specifico nel 2024 i ricavi si sono attestati a 1, 278 miliardi di euro, in aumento del 12,2% rispetto al 2023, grazie anche a investimenti che, pari a 108 milioni di euro, hanno avuto un incidenza sulle vendite dell'8,5%. Da segnalare inoltre l'ottimo andamento del quarto trimestre, il migliore di sempre, i cui ricavi sono risultati in crescita dell'11,6% a 358 milioni di euro.
Tutte le aree geografiche hanno visto vendite in aumento, con le Americhe che hanno visto un rialzo del 17,8%, l'Europa del 6,6% e l'Asia del 12,6%. Per quanto riguarda le vendite in Cina si confermano di grande valore per la crescita e la continuità dei risultati. Tutti i trimestri dell'anno hanno riportato incrementi del fatturato, con ricavi particolarmente positivi nell'ultima parte dell'anno e una crescita su base annua nell'intorno della doppia cifra.
Per quanto riguarda i canali di vendita, quello retail, che pesa per il 66,6% del giro d'affari, ha registrato ricavi pari a 851,2 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto al 2023. Il canale wholesale ha messo a segno un fatturato pari a 427,2 milioni di euro, con aumento dell'8,8% rispetto a 12 mesi prima. L'indebitamento netto è intorno ai 105 milioni, in presenza degli investimenti segnalati in precedenza e della distribuzione di 66 milioni di dividendi con un pay-out pari al 50%.
Infine nel corso della presentazione dei dati la società ha confermato l'oulook per quanto riguarda il 2025 e 2026, i cui ricavi dovrebbero vedere una crescita del 10% grazie all'ottima risposta della clientela per quanto riguarda le collezioni primavera-estate 2025 e autunno-inverno 2025.
Azioni Brunello Cucinelli: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le attese sulle azioni Cucinelli nel breve e medio periodo. È stata una giornata all'insegna della cautela quella di ieri per il titolo Cucinelli, con i prezzi che hanno chiuso le contrattazioni sui valori del venerdì precedente in area 109,50 euro.
Con un'impostazione primaria che rimane confermata al rialzo, le attese sono per una continuazione del movimento prima in direzione dei 112 euro e successivamente verso i 116,4 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 15 marzo.
Dal punto di vista operativo sopra questi livelli dovrebbero aumentare le possibilità per le azioni di andare a mettere sotto pressione i massimi assoluti posizionati sui 120-122 euro. L'eventuale superamento di queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare il trend rialzista, aprendo la strada per nuovi apprezzamenti fin verso i 130 euro. In questo contesto tutte le prese di beneficio che dovessero arrestarsi sopra i 104 euro, dove troviamo l'indicatore del Supertrend, potrebbero rappresentare delle occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita dei livelli sopra citati potrebbe aprire la strada a una fase correttiva più marcata, con un primo target sui 100,8 euro e a seguire i 99,05 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 12 dicembre.
Nel caso in cui dovessimo assistere alla violazione di questi livelli, si avrebbe una continuazione delle vendite che dovrebbero spingere le quotazioni prima verso i 95 euro e a seguire in direzione dei 93,3 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo. Fondamentale diventerebbe la tenuta di tali sostegni, per evitare ulteriori discese fin verso i minimi dello scorso mese di novembre situati in area 86,5 euro.
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